STEPHEN KING: “GLI OSCAR SONO TRUCCATI A FAVORE DEI BIANCHI”
Lo scrittore del Maine, che qualche giorno fa aveva suscitato una polemica per un suo tweet sugli Oscar, è tornato sull'argomento, accusando l'Academy di essere condizionata a favore delle persone bianche.
La notte degli Oscar è imminente, e col suo approssimarsi crescono anche le discussioni e le polemiche per i temi a essa “collaterali”. Tra questi, c’è quello delle diversità di genere, etnia e simili; un tema su cui qualche giorno fa era intervenuto con un tweet Stephen King, suscitando più di una polemica e finendo per essere accusato di razzismo e sessismo.
“Come scrittore, mi è permesso di fare nomi solo per tre categorie”, aveva detto lo scrittore. “Miglior film, miglior sceneggiatura non originale e miglior sceneggiatura originale. Per me il problema della diversità non esiste. Detto ciò, non arriverei mai a considerare la diversità un elemento significativo, in fatto di arte. Conta solo la qualità”.
Il polverone sollevatosi successivamente, con le accuse da parte di diverse personalità (tra queste, la scrittrice Ava DuVernay) aveva poi spinto Stephen King ad approfondire la sua posizione sempre attraverso il social network, nei commenti al post. Ora, King è tornato sull’argomento, con un editoriale sul Washington Post in cui accusa senza mezzi termini i giurati dell’Academy di truccare i premi in favore dei bianchi.
“I giudizi sull’eccellenza creativa dovrebbero essere ciechi”, ha scritto King. “Ma questo potrebbe accadere solo in un mondo perfetto, in cui il gioco non fosse truccato a favore delle persone bianche. L’eccellenza creativa viene da ogni percorso, colore, credo, genere e orientamento sessuale; e diventa più ricca, piena ed eccitante grazie alla diversità, ma è definita dal fatto di essere eccellente. Giudicare il lavoro di qualcuno dalla diversità è un insulto e – peggio – mina quei momenti così duramente conquistati, quelli in cui l’eccellenza proveniente da una fonte diversa viene ricompensata; in questo modo, tale ricompensa viene lasciata vulnerabile all’accusa di politically correctness”.
King ha rimarcato inoltre la sproporzione di etnia e genere che sussiste tra i giurati dell’Academy: “Quest’anno, le donne costituiscono solo il 32% dei votanti (con un aumento, rispetto allo scorso anno, solo dell’1%) e le minoranze in tutto ammontano solo al 16% del totale”.