VIGGO MORTENSEN: “LE CRITICHE A GREEN BOOK? UN MUCCHIO DI STR…ATE”

VIGGO MORTENSEN: “LE CRITICHE A GREEN BOOK? UN MUCCHIO DI STR…ATE”

L’attore, in un’intervista, si è scagliato contro le critiche al film di Peter Farrelly – vincitore dell’Oscar nel 2019 – definendole “inaccurate, mendaci e irresponsabili”.

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Viggo Mortensen è stato decisamente esplicito quando gli è stato chiesto di tornare sulle critiche ricevute da Green Book, pellicola che nel 2019 vinse l’Oscar per il Miglior Film. In un’intervista a The Independent, infatti, l’attore ha parlato di chi ha visto nel film di Peter Farrelly una nuova versione del tema del salvatore bianco, liquidando la questione con parole al fulmicotone.

Molte delle critiche che si sono riversate su Green Book sono non solo irragionevoli”, ha detto l’attore, “ma anche inaccurate, mendaci e irresponsabili. Sono basate su un mucchio di stronzate, e su idee tagliate con l’accetta. La cosa danneggia ciò che sto facendo ora, o il modo in cui le persone mi percepiscono come attore? Forse. Ma non posso farci niente”.

In Green Book, Mortensen interpretava un autista italoamericano che aveva il compito di scortare e proteggere il pianista Don Shirley, figura realmente vissuta, per la cui interpretazione Mahershala Ali ha avuto l’Oscar. La famiglia del vero Shirley aveva criticato duramente il film per una rappresentazione inaccurata della figura del musicista, con la sorella Maurice Shirley che si era spinta fino a definire il film “una sinfonia di bugie”.

Viggo Mortensen sta attualmente promuovendo Falling, film da lui scritto, diretto e interpretato, che ha avuto la sua prima al Sundance Film Festival; nel film, l’attore veste i panni di un uomo gay che deve assistere suo padre, malato e omofobo. Anche Falling ha suscitato varie discussioni, per la scelta di Mortensen, attore eterosessuale, di interpretare un personaggio gay.

Mortensesn ha liquidato così la questione sul suo nuovo film: “Non penserei mai di chiedere a qualcuno il suo orientamento sessuale, e non credo nemmeno che gli attori omosessuali vogliano interpretare solo ruoli da omosessuale. Inizialmente non dovevo interpretare io il ruolo del figlio, ma alla fine l’ho fatto, perché ho un profilo abbastanza alto per farlo, e anche perché così non ho dovuto pagare l’attore”.

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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