IL SIGNORE DEGLI ANELLI: C’È UN PERSONAGGIO CHE VIGGO MORTENSEN AVREBBE VOLUTO VEDERE NELLA TRILOGIA DI PETER JACKSON

IL SIGNORE DEGLI ANELLI: C’È UN PERSONAGGIO CHE VIGGO MORTENSEN AVREBBE VOLUTO VEDERE NELLA TRILOGIA DI PETER JACKSON

In un’intervista realizzata per il quindicesimo anniversario del primo film della trilogia, ripubblicata di recente, l’attore ha rivelato che avrebbe voluto vedere nei film un determinato personaggio del libro che ne è rimasto escluso.

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In attesa dell’uscita dell’omonima serie tv Amazon, la trilogia cinematografica de Il Signore degli Anelli continua a restare popolarissima, e oggetto di periodiche revisioni e discussioni tra i fans. Dopo la rimasterizzazione in 4K dei tre film, Empire Magazine ha ripubblicato una sua intervista incrociata con i nove protagonisti de Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello, realizzata per il quindicesimo anniversario dell’uscita del primo film.

Leggendo l’intervista, a stupire in modo particolare sono le parole di Viggo Mortensen, che ha rivelato che gli sarebbe piaciuto vedere trasposto nei film uno dei tanti personaggi del libro di J.R.R. Tolkien che ne sono rimasti fuori. “Mi sarebbe piaciuto vedere cosa avrebbe fatto Peter Jackson del personaggio di Ghân-buri-Ghân, il capo dei Drúedain, gli uomini selvaggi della Foresta di Drúadan”, ha detto l’attore. “Vederlo guidare Re Théoden e il suo esercito di Rohirrim nella foresta per unirsi alla lotta per salvare Minas Tirith sarebbe stato emozionante. Verso la fine de Il ritorno del re di Tolkien, la Foresta di Drúadan viene restituita dall’appena incoronato Aragorn a Ghân e alla sua gente, per il loro esclusivo uso”.

Mortensen si è così dimostrato un vero fan della saga letteraria, evocando una presenza che nel romanzo di Tolkien aveva un suo preciso ruolo. Ruolo che tuttavia, come ha ammesso lo stesso attore, non sarebbe stato facile introdurre nella già lunga trilogia cinematografica: Immagino che tutto questo materiale extra avrebbe dato una lunghezza eccessiva e una quantità di informazioni difficili da assimilare per lo spettatore, in un film già tematicamente complesso e abbastanza lungo. I fans duri e puri di Tolkien, tuttavia, avrebbero potuto apprezzare il personaggio, come l’unico, nobile discendente di una razza di uomini preistorici che è”.

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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