RICHARD DONNER CONTRO I FILM DI SUPEREROI MODERNI, “TRISTI E ARRABBIATI”
Il regista, che sta per imbarcarsi nella realizzazione del quinto episodio di Arma letale, si è espresso contro la variante “dark” dei moderni film di supereroi, incarnata soprattutto da alcuni prodotti Warner/DC.
Nonostante l’età decisamente avanzata (90 anni) Richard Donner sta per imbarcarsi nella realizzazione di Arma letale 5, che vedrà il ritorno nei propri ruoli di Mel Gibson e Danny Glover. Nella stessa intervista col Telegraph in cui ha annunciato il suo coinvolgimento nel sequel, il regista americano ha parlato anche dei film di supereroi moderni, e del rapporto che questi hanno con un prodotto pionieristico come fu il suo Superman del 1978.
Richard Donner ha detto di amare film come il Wonder Woman di Patty Jenkins, che a suo parere ha “lo stesso feeling emotivo” del suo classico del 1978. La sua visione del film di supereroi è idealista e ottimistica, quindi piuttosto lontana dalla rilettura del genere operata dalla trilogia de Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan, o dai film del DC Extended Universe diretti da Zack Snyder.
“In tanti, oggi, rendono i supereroi così cinici, ed è deprimente”, ha detto il regista. “Quando sono oscuri, tristi e arrabbiati con se stessi e col mondo, non mi intrattengono. Penso che per quel tipo di cose ci sia già la realtà. Abbiamo appena passato quattro anni con quel genere di sensazioni. Penso che ora aneliamo ad avere l’opposto”.
Alla domanda su cosa pensi delle parole di Martin Scorsese, che aveva definito i film Marvel “più parchi a tema che cinema”, Donner ha scherzato affermando: “Beh, vorrei avere la possibilità di farlo io, uno di quei parchi a tema!”. Poi, più seriamente, ha continuato: “Il problema è che nella nostra industria i mezzi tecnici sono diventati largamente disponibili, e spesso vengono usati in modo totalmente sbagliato. Ma, allo stesso tempo, ogni tanto capita di trovare una bellissima storia in uno di questi film”.
