BIOS: RINVIATA L’USCITA DEL NUOVO FILM CON TOM HANKS
Il nuovo film con protagonista l’attore americano, un’opera di sci-fi diretta da Miguel Sapochnik, uscirà nelle sale il prossimo 13 agosto, anziché il 16 aprile come precedentemente stabilito.
L’uscita di Bios, nuovo film di fantascienza interpretato da Tom Hanks, è stata spostata di circa quattro mesi, dal 16 aprile al 13 agosto. Il film, una co-produzione tra Universal Pictures e Amblin Entertainment, andrà a occupare lo slot precedentemente appannaggio di un progetto della Blumhouse, ancora senza titolo.
Bios è diretto da Miguel Sapochnik, noto per aver diretto diversi episodi de Il trono di spade, da una sceneggiatura di Craig Luck e Ivor Powell. La trama narra la storia dell’ultimo uomo sulla Terra, un inventore gravemente malato di nome Finch (interpretato da Hanks); mentre si approssima alla morte, l’uomo decide di costruire un androide per proteggere il suo amato cane, di nome Goodyear. Il cast comprende anche i nomi di Caleb Landry Jones, Samira Wiley, Skeet Ulrich e Laura Harrier.
La co-produzione esecutiva del film è affidata a Robert Zemeckis, che già aveva collaborato con Hanks in grossi titoli come Forrest Gump, Cast Away e The Polar Express.
L’ultimo film in cui è apparso Tom Hanks, il western Notizie dal mondo – anch’esso targato Universal – è uscito nelle sale americane a Natale, per poi essere distribuito on demand 15 giorni dopo; il film è attualmente atteso su Netflix nel resto del mondo, pur non essendo stata ancora fissata una data di distribuzione precisa.
Nonostante la Universal sia riuscita a mantenere inalterate gran parte delle sue uscite (anche grazie a un accordo con alcune grosse catene di esercenti – quali AMC e Cinemark – che permette allo studio di mettere on demand i suoi titoli dopo 17 giorni di distribuzione), le uscite dal budget più alto subiranno comunque, verosimilmente, dei rinvii. Tra queste, il nuovo film della saga di Fast & Furious, F9, la cui uscita è ancora fissata per il 28 maggio: per il film, costato 200 milioni di dollari, i produttori hanno valutato come quasi impossibile il rientro dai costi di produzione, anche con la distribuzione on demand, mantenendo inalterata l’attuale data di uscita.