FAST & FURIOUS 9 – THE FAST SAGA
di Justin Lin
Dopo due anni di attesa a causa della pandemia, Fast & Furious 9 – The Fast Saga approda fragorosamente anche nei cinema italiani, mantenendo (di nuovo) le sue promesse: la formula degli ultimi episodi, fatta di scenari esotici, testosteronica azione e buone dosi di humour, non cambia nella sostanza, subendo al più qualche piccolo aggiustamento. La sostanza della saga è sempre lì: il regista Justin Lin gioca sul sicuro riproponendola e riproponendosi, forte di incassi che continuano a dar ragione a una formula ormai rodata.
Salva il mondo su quattro ruote
La saga di Fast & Furious continua a correre veloce – fedele al suo titolo – per la sua strada, come un pezzo di cinema action che in vent’anni di vita si è trasformato e adeguato ai cambiamenti delle mode e dello stesso modo di fare cinema-popcorn, senza perdere la sua essenza iniziale di intrattenimento al testosterone. Fast & Furious 9 – The Fast Saga, arrivato quattro anni dopo il precedente episodio e due dopo il piacevole spin-off Fast & Furious – Hobbs & Shaw (ma la produzione, pre-pandemia, risale al 2019) mantiene il franchise su un percorso ormai cristallino, consolidatosi negli ultimi film e piacevole da ritrovare di episodio in episodio: azione sempre più slegata da qualsiasi concetto di gravità e verosimiglianza, un senso forte della famiglia – nel significato più allargato e inclusivo del termine – alla sua base, valori basilari e forti a fare da substrato a ogni pezzo di storia, un senso del racconto d’intrattenimento che, da individuale che era nei primi episodi, si è fatto sempre più collettivo e collaborativo. La saga sembra ormai lontana dal carattere vagamente exploitation e naif del primo episodio del 2001 – variante meno “nobile”, in fondo, del Point Break – Punto di rottura di Kathryn Bigelow: eppure, tutto sommato, quell’essenza iniziale è stata fatta evolvere nel corso degli anni, più che tradita. Questo nono episodio, diretto da Justin Lin (già regista di tre dei precedenti episodi), non devia da questa linea, almeno nel suo approccio iniziale.
Tra un tragico passato e un movimentato presente
Qui si parte con un flashback, che mostra un drammatico pezzo della gioventù del protagonista Dom Toretto, la traumatica perdita di suo padre e le origini del conflitto col fratello rinnegato Jakob. Poco dopo, siamo di nuovo nel presente: Dom (Vin Diesel) e la sua compagna Letty (Michelle Rodriguez) si sono ritirati a vita privata col figlio Brian, in un isolato cottage di campagna. I guai, tuttavia, tornano a bussare alla porta della coppia quando i vecchi compagni portano la notizia che l’aereo di Mr. Nobody (Kurt Russell) è stato attaccato mentre trasportava la cyberterrorista Cipher (Charlize Theron) con cui il gruppo si era già confrontato in passato. Le sorti dell’aereo e dei suoi occupanti, schiantatisi in una remota località dell’America centrale, sono ignote. Dom, inizialmente restio a tornare in azione, cambia idea quando scopre che dietro l’accaduto potrebbe esserci suo fratello Jakob (interpretato da John Cena nella sua versione adulta): questi è divenuto nel frattempo un pericoloso killer alla guida di un esercito di mercenari, deciso a rimettere insieme una mortale arma che potrebbe sovvertire l’ordine mondiale.
I piccoli aggiustamenti di una formula rodata
Il plot di Fast & Furious 9 – The Fast Saga (per gli americani semplicemente F9) conferma quindi il binario fanta-spionistico su cui la saga si è da tempo avviata: una variante impazzita dei film di James Bond con pezzi sparsi delle contorsioni narrative dei vari Mission: Impossible, e tante auto e testosterone in più, conditi dall’humour post-Marvel che ormai contraddistingue (trasversalmente) tutto il cinema-blockbuster hollywoodiano. Squadra e formula che vincono non si cambiano: al massimo si fa qualche aggiustamento, innestando pezzi del passato dei personaggi – qui quello dello stesso Dom e della sua famiglia d’origine – e qualche nuovo villain a cui si cerca di dare spessore drammatico (il Jakob Toretto interpretato dall’altrettanto statuario John Cena, ovviamente). Proprio il rapporto conflittuale tra i due fratelli, che occhieggia se vogliamo a quello dei Thor e Loki di casa Marvel, cerca di essere il cuore e il centro tematico del film, ancor più del ritorno in azione di una Cipher che finisce per aver forse meno spazio di quanto fosse originariamente inteso; forse ancor più dell’annunciato ritorno dell’Han interpretato da Sung Kang, e della curiosa introduzione di un’attrice come Helen Mirren, che aveva già fatto una comparsata nel precedente Fast & Furious 8. Uno dei problemi di questo nono capitolo, tuttavia, sta proprio nella sostanziale debolezza di questa sottotrama familiare, con un’evoluzione troppo frettolosa e poco credibile del personaggio interpretato da John Cena. Laddove gli sceneggiatori scelgono di introdurre nel film un motivo di potenziale interesse drammatico, non riescono poi a sfruttarlo come forse era lecito attendersi.
Un pubblico fidelizzato
Tuttavia, i fans di una saga che non sembra proprio aver intenzione di fermarsi né di rallentare (sono già in preparazione un decimo e un undicesimo episodio, che verranno girati in contemporanea) avranno ugualmente in Fast & Furious 9: The Fast Saga pane per i loro denti: l’avventura di Dom Toretto e soci è globalizzata e internazionale quanto ci si aspetta (qui ci si muove dall’esotica location della giungla centroamericana agli scenari urbani di Londra ed Edinburgo, fino ad arrivare alla capitale georgiana Tbilisi), e nell’ultima parte – non raccontiamo ovviamente di più – approda addirittura fuori dei confini del globo terrestre. L’azione è generosa come sempre, anche se i corpo a corpo, in particolare, sacrificano qualcosa in nome del ritmo alla leggibilità e alla pulizia formale della singola scena. Se dovessimo divertirci a stilare una classifica, l’episodio migliore della saga, a livello puramente registico, resterebbe il Fast & Furious 7 diretto da James Wan (ultima e toccante apparizione, tra l’altro, del Brian O’Conner interpretato da Paul Walker). Forse, un ulteriore problema narrativo di quest’ultimo (per ora) episodio di Justin Lin, sono i suoi tanti e puntuali riferimenti ai precedenti capitoli della saga: difficilmente si riescono a cogliere tutti gli snodi narrativi laddove non si siano visti (e non si ricordino bene) tutti o gran parte dei film precedenti. Diversamente dai film precedenti, Fast & Furious 9 – The Fast Saga non si preoccupa molto di essere comprensibile per neofiti e spettatori occasionali: segno che il franchise può contare su un suo pubblico ormai in larga parte fidelizzato. Gli incassi, notevoli, stando dando ragione alla rodata “macchina” cinematografica messa in piedi dalla Universal e dal regista Justin Lin. Perché mai fermarsi, in condizioni così favorevoli? Ne vedremo certamente delle altre: non necessariamente belle, ma sicuramente veloci e furiose, che è esattamente quanto il franchise promette e puntualmente realizza.
Scheda
Titolo originale: F9: The Fast Saga
Regia: Justin Lin
Paese/anno: Stati Uniti, Thailandia, Canada / 2021
Durata: 143’
Genere: Avventura, Azione, Thriller
Cast: Helen Mirren, Vin Diesel, Charlize Theron, John Cena, Kurt Russell, Michael Rooker, Michelle Rodriguez, Sung Kang, Tyrese Gibson, Ludacris, Nathalie Emmanuel, Finn Cole, Jordana Brewster, Anna Sawai, Lucas Black, Shad Moss
Sceneggiatura: Justin Lin, Daniel Casey
Fotografia: Stephen F. Windon
Montaggio: Kelly Matsumoto, Dylan Highsmith, Greg D’Auria
Musiche: Brian Tyler
Produttore: Joe Roth, Jeff Kirschenbaum, Samantha Vincent, Clayton Townsend, Neal H. Moritz, F. Valentino Morales, Vin Diesel, Justin Lin
Casa di Produzione: Perfect Storm Entertainment, One Race Films, Original Film, Universal Pictures, Roth/Kirschenbaum Films
Distribuzione: Universal Pictures
Data di uscita: 18/08/2021