JFK – DESTINY BETRAYED
di Oliver Stone
Oliver Stone riprende il filo del suo JFK, e in questo JFK – Destiny Betrayed ripercorre l’indagine sull’Assassinio Kennedy grazie all’utilizzo dei file desecretati. Il risultato è un’opera documentaristica impegnativa che richiede attenzione e un’attitudine naturale alla materia. Alla Festa del Cinema di Roma 2021.
Killing Kennedy
Proviamo a fare un viaggio nel tempo per riportare indietro il calendario e tornare sui luoghi interessati. È il 22 novembre 1963. L’Air Force One è appena atterrato a Dallas. Dalla sua scaletta sono scesi il Presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy e la First Lady Jacqueline. Sono giovani, belli e sorridenti. Lei indossa un tailleur rosa, che tra pochi minuti diventerà tragicamente iconico, mentre lui sorride alla folla con un allure da star del cinema. Tutto sembra perfetto. L’America li guarda, li ammira e invidia quello stile impeccabile così “bostonian”. Nessuno in quel momento pensa che l’incanto sarà spezzato, incastonando la coppia all’interno di un racconto storico dalle atmosfere mitologiche. JFK, infatti, viene ucciso durante il suo passaggio in macchina tra le strada festanti di Dallas.
La cronaca di quegli anni riporta un solo nome, un solo assassino e, ovviamente una sola verità. Lee Harvey Oswald è identificato velocemente come l’uomo che ha sparato al Presidente dall’ultimo piano di un deposito di libri. Nessun dubbio è sollevato. Eppure, nonostante gli sforzi compiuti dalla Commissione Warren per definire una sceneggiatura volta a evitare conflitti interni e ad anestetizzare l’audience americana con una ricostruzione ricca di falle e omissioni, qualcuno continua a porsi delle domande convinto che la verità sia stata volutamente occultata.
JFK secondo Oliver Stone
L’interrogativo sul tavolo è uno solo: chi ha ucciso veramente John Fitzgerald Kennedy? Per cercare una risposta dobbiamo far riferimento a un’altra data. Con un secondo salto temporale degno del romanzo di Stephen King 22/11/63, arriviamo nel 1990. Oliver Stone ha appena terminato di girare il suo film JFK – Un caso ancora aperto, ispirato alle indagini e all’opera del procuratore distrettuale di New Orleans Jim Garrison. Il film ebbe un impatto incredibile sull’opinione pubblica. Molti lo amarono, altri lo detestarono. Sicuramente ottenne l’attenzione dei giornali e contribuì a riportare il caso del Presidente Kennedy alla ribalta.
Di fatto molti dubbi erano rimasti e poche risposte, se non nessuna, erano state offerte. Da quel momento, comunque, il governo americano ha iniziato a desecretare alcuni documenti che, di volta in volta, hanno dimostrato le falle della teoria sostenuta dalla Commissione Warren. Grazie a questi file e, soprattutto, ai 2.800 resi pubblici nel 2017, Oliver Stone ha rispeso il filo del discorso costruendo un percorso documentaristico in cui ciò che era stato ipotizzato fino a quel momento trova conferma tra i documenti.
Anatomia di un assassinio
Tra le opere letterarie più interessanti pubblicate in questi ultimi anni sul caso Kennedy c’è Anatomia di un assassinio di Philip Shenon. L’intento dell’opera è di andare a esaminare il lavoro della Commissione Warren, mettendo in evidenza gli errori commessi, la sordità dell’FBI nel mostrare le documentazioni richieste e il muro di ottusa negazione contro cui sono andati a sbattere i più giovani e idealisti collaboratori. Oliver Stone deve sicuramente averla letta, perché nei primi due episodi di JFK – Destiny Betrayed parte dalle stesse considerazioni riuscendo, però, ad approfondirle e a farle uscire dall’universo empirico delle ipotesi.
In questo modo s’impegna in una ricostruzione storica dettagliata, ricca di particolari, nomi e coincidenze in cui si dedica a scandagliare il caso Kennedy attraverso diversi capitoli e sottocapitoli. Dalla personalità del presidente si passa all’esamina dell’assassinio, gli esami balistici, la teoria ormai improbabile della pallottola fantasma. E ancora le autopsie approssimate, le ferite riportate e poi sparite fino ad arrivare alla scomparsa più eclatante, quella del cervello di Kennedy. Una quantità di notizie, che, a essere onesti, potrebbe essere piuttosto eccessiva per chi si avvicina all’argomento da neofita.
Di fatto, Stone è un esperto e un appassionato della materia e come tale parla, a volte dando per scontato la conoscenza di personaggi e ruoli. Ma non bisogna lasciarsi sviare da questa pioggia d’informazioni. Sono solo il preludio agli ultimi due capitoli che conducono lo spettatore nel cuore dell’azione, mettendo in evidenza la visione di Kennedy per quanto riguarda la politica internazionale e di come fosse lontana anni luce da quella più imperialista e aggressiva abbracciata da Pentagono e CIA.
In questo senso JFK – Destiny Betrayed diventa una materia storica con cui riuscire a interpretare il passato prossimo e il presente alla ricerca del significato più profondo di pace attraverso le parole dello stesso Kennedy, pronunciate in quello che viene ricordato proprio come il discorso sulla pace. “Sto parlando di una pace vera. Un tipo di pace che rende la vita sulla terra degna di essere vissuta. Non solamente la pace nel nostro tempo, ma la pace in tutti i tempi. I nostri problemi vengono creati dall’uomo, perciò possono essere risolti dall’uomo. Perché in ultima analisi, il legame fondamentale che unisce tutti noi è che abitiamo tutti su questo piccolo pianeta. Respiriamo tutti la stessa aria. Abbiamo tutti a cuore il futuro dei nostri figli. E siamo tutti solo di passaggio”.
Scheda
Titolo originale: JFK – Destiny Betrayed
Regia: Oliver Stone
Paese/anno: Stati Uniti / 2021
Durata: 240’
Genere: Documentario
Cast: Donald Sutherland, Whoopy Goldberg
Fotografia: Robert Richardson
Montaggio: Richard B. Molina, Brian Berdan, Kurt Mattila
Musiche: Jeff Beal
Produttore: Kurt Mattila, Robert S. Wilson
Casa di Produzione: Ingenious Media, Ixtlan Productions, Pantagruel Productions