HAWKEYE 1X01 – 1X02
I primi due episodi di Hawkeye, distribuiti il 24 novembre da Disney+, confermano lo stretto legame tra frazione televisiva e cinematografica del Marvel Cinematic Universe, ma sembrano introdurre anche l’elemento (finora un po’ in ombra) dello scorrere del tempo. Con un nuovo personaggio che trova il suo battesimo di fuoco nel franchise.
Nuovi supereroi crescono
La frazione televisiva del Marvel Cinematic Universe prosegue spedita, ormai ben avviata e pienamente integrata con la sua controparte cinematografica. Come confermano i primi due episodi di questo Hawkeye, quarta serie prodotta da quando Disney+ ha preso le redini del media franchise Marvel, gli sceneggiatori continuano a perseguire il difficile compito di rivolgersi sia agli aficionados dei film, sia allo spettatore occasionale (o magari distratto) che non conosca tutti i complessi risvolti di uno dei franchise più lunghi e articolati della storia del cinema. Un franchise che tuttora è ben lungi dal vedere la fine, e che anzi sembra voler continuare ad arricchirsi di nuovi personaggi. Il piccolo schermo, da par suo, continua parallelamente a ospitare figure (sulla carta) “minori” nell’ecologia dell’universo Marvel: così, dopo le digressioni su Wanda Maximoff e Visione di WandaVision, e quelle dedicate alla coppia costituita dal nuovo Capitan America e dal Soldato d’Inverno di Falcon and the Winter Soldier, e al dio dell’inganno di Loki, ora è la volta dell’Occhio di Falco interpretato da Jeremy Renner di avere il suo personale posto sul piccolo schermo. Un posto solo temporaneo, visto che, come appare già evidente dai primi due episodi di questo Hawkeye, lo storico titolare del nome Clint Barton si prepara qui a passare il “testimone” alla new entry del MCU Kate Bishop, una combattiva e atletica Hailee Steinfeld.
Sfruttare il tempo
Guardando questo debutto di Hawkeye, i cui primi due episodi sono stati distribuiti da Disney+ il 24 novembre (i prossimi seguiranno a cadenza settimanale) la prima cosa che salta all’occhio è l’elemento del tempo, e il fatto che per la prima volta nel franchise gli sceneggiatori abbiano giocato (davvero) con esso. Non è una banalità. Dal primo Avengers (2012) in fondo non sembra passato molto: eppure sono nove anni, il tempo perché una Kate Bishop bambina, salvata da Clint Barton durante l’apocalittico scontro coi Chitauri, cresca e si faccia trovare pronta prima ad affiancarlo, e poi a prendere eventualmente il suo posto. L’arco di tempo trascorso – cosa che finora era successo solo per quelle saghe, come quella di Star Wars, abbandonate e poi successivamente riprese – viene sfruttato narrativamente dagli sceneggiatori. Probabilmente, questo è un elemento a cui bisogna abituarsi, dato che il cinema e la televisione attuali vanno sempre più verso un prolungamento indefinito delle storie, verso singole narrazioni racchiuse in altre più grandi, da portare avanti a tempo indeterminato. Non sta a noi (e certo non è questo il luogo per farlo) giudicare sul carattere positivo o negativo di questo processo. Si può solo prenderne atto, e questa nuova serie Marvel non sembra che esserne l’ennesima prova.
Il ritorno di Ronin
Il primo episodio di Hawkeye è suddiviso, nella sua prima parte, in due distinte linee narrative: la prima dedicata al difficile ritorno alla normalità del personaggio interpretato da Renner, dopo lo scontro con Thanos e la momentanea separazione degli Avengers; la seconda incentrata sull’altrettanto difficile (e lunga) post-adolescenza di Kate, ricca e viziata, talentuosa nel tiro con l’arco e nelle arti marziali. Un personaggio, quello della giovane interpretata da Hailee Steinfeld, segnato dalla perdita di suo padre durante gli eventi del 2012, poco compreso da una madre amareggiata e incapace di rimettere insieme i cocci della sua vita, con un rapporto un po’ troppo stretto con la bottiglia. Le due storyline si uniscono presto quando Kate, a un ricevimento organizzato dalla nuova fiamma (nonché futuro marito) di sua madre, Jack Dusquene, si imbatte in un’asta clandestina in cui viene venduto il costume di Ronin, spietato nemico del crimine che fu impersonato proprio da Barton. Quando una banda di malviventi, i “mafiosi in tuta”, fanno irruzione per rubare un orologio venduto tra gli oggetti, la ragazza ha l’occasione di mettersi in mostra nel suo “battesimo del fuoco” da supereroina; nel farlo attira tanto l’attenzione di Clint, richiamato dalla vista della sua vecchia tenuta in un servizio al telegiornale, quanto quella della mafia russa. Le strade dei due finiranno inevitabilmente per incrociarsi, favorite anche dal misterioso omicidio dello zio di Jack, magnate e personaggio equivoco, che aveva appena rivolto imprecisate minacce alla madre della ragazza.
Due storie, un destino
Se Mai incontrare i propri eroi, primo dei due episodi diffusi da Disney+ nella premiere di Hawkeye, si suddivide in una prima parte descrittiva e una seconda d’azione (propedeutica all’incontro tra i due protagonisti), il successivo Nascondino è incentrato sulla lunga fuga dei due dai loro inseguitori, attirati dalla ragazza che aveva improvvidamente assunto le sembianze di Ronin. In questo, c’è spazio sia per l’attenta delineazione dei rispettivi setting familiari – con una particolare attenzione, da una parte, al “quotidiano” di un supereroe, elemento già esplorato in Falcon and the Winter Soldier, e dall’altra a una più convenzionale storia di incomunicabilità madre/figlia – sia per un intreccio thriller per il quale questi due episodi, in fondo, non fanno che preparare il terreno. La formula Marvel dei “supereroi con superproblemi” è talmente rodata da rappresentare ormai un marchio di fabbrica, e da esprimersi qui in modi diversi in entrambi i personaggi: sia nella variante di un individuo che non riesce a recuperare l’anonimato (e coi chiari segni di un disturbo post-traumatico da stress), sia in quella di una giovane che, con tanto entusiasmo e poca consapevolezza, si infila in un guaio più grande di lei. Tra i due archi narrativi, quello di Barton, più collaudato, è quello che appare qui più solido, mentre la vicenda della Kate col volto di Hailee Steinfeld è ancora tutta da sviluppare. Sarà interessante rilevare, nei prossimi (per ora) quattro episodi della serie, come la vicenda dei due si incrocerà con quella di Yelena Belova, sorella della defunta Natasha che abbiamo già visto giurare vendetta contro un Barton ritenuto responsabile della dipartita della sorella. Trama orizzontale (di tutto il franchise Marvel) e verticale (di questo suo singolo pezzo) continuano a convivere. I risultati, li verificheremo.
Scheda
Titolo originale: Hawkeye 1×01 – 1×02
Regia: Rhys Thomas
Paese/anno: Stati Uniti / 2021
Durata: 50’
Genere: Fantastico, Azione
Cast: Vera Farmiga, Jeremy Renner, Brian d’Arcy James, Linda Cardellini, Hailee Steinfeld, Piotr Adamczyk, Ben Sakamoto, Brian Troxell, Cade Woodward, Carlos Navarro, Fra Fee, Tony Dalton, Simon Callow, Aleks Paunovic, Ava Russo, Clara Stack, Nichele Lambert, Regina Bryant
Sceneggiatura: Tanner Bean, Katrina Mathewson, Elisa Lomnitz Climent, Jonathan Igla
Fotografia: Eric Steelberg
Montaggio: Terel Gibson
Musiche: Michael Paraskevas, Christophe Beck
Produttore: Kevin Feige, Jonathan Igla, Rhys Thomas
Casa di Produzione: Disney+, Walt Disney Pictures, Marvel Studios
Distribuzione: Disney+
Data di uscita: 24/11/2021