SHE-HULK: ATTORNEY AT LAW 1X02

SHE-HULK: ATTORNEY AT LAW 1X02

Disponibile da oggi la seconda puntata della serie Marvel She-Hulk, che in realtà avrebbe dovuto costituire l’episodio pilota. L’episodio, infatti, presenta temi, personaggi e registro, illustrando esattamente cosa aspettarsi nei restanti capitoli.

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La notizia che il primo episodio di She Hulk – Attorney at Law avrebbe in realtà dovuto essere l’ottavo assume più senso dopo aver visto il secondo, da oggi reperibile su Disney+. L’origin story con la prima trasformazione dell’avvocata Jennifer Walters in un giunonico donnone verde di due metri si sarebbe dovuta riallacciare a questa puntata, che si apre con la notizia della prima apparizione di She-Hulk in tribunale, quando la Walters è costretta a ricorrere alla sua forza sovrumana per proteggere la giuria dalla plateale e rovinosa entrata in scena dell’influencer superumana Titania. Questa seconda puntata è la cronaca dell’esistenza di Jennifer dopo che il mondo ha scoperto la sua doppia natura, ed è stata licenziata perché nessuno vuole un gigante spaccatutto alle dipendenze del procuratore. La seconda puntata, intitolata Super Giurisprudenza, si apre sull’aftermath del confronto animato tra Jennifer e Titania. Un testimone commenta l’accaduto coniando un nome per la supereroina e dando un laconico e maschilista voto all’aspetto della donna.

Una presentazione cristallina

She-Hulk, Jameela Jamil è Titania in una scena della serie
She-Hulk, Jameela Jamil è Titania in una scena della serie Disney+

La prima puntata è costituita da due fulcri: la cronaca della crisi d’identità che colpisce la Walters, defraudata dal suo alter ego del proprio successo e della propria carriera, e la reintroduzione del personaggio di Emil Blonsky alias Abominio, il primo antagonista cinematografico di Hulk. Jennifer fatica a comprendere l’appeal della professione precaria del supereroe – gli Avenger sono quasi tutti disadattati, “miliardari narcisisti o orfani in età adulta” – di contro alla sicurezza economica del lavoro dell’avvocato. Che, tuttavia, le viene sottratto poco dopo, l’inizio di un’infruttuosa caccia a un nuovo ingaggio presso uno studio legale culminato con un’offerta irrinunciabile: diventare il capo della divisione riservata ai clienti superumani del più prestigioso di tutti. Anche se questo vuol dire chiedere la libertà condizionata per il suo primo cliente, Emil Blonsky, proprio il soldato che ha quasi fatto fuori il cugino Hulk. L’incontro con questo, non come se l’aspettava: Blonsky si è redento, calza le croc, sogna di aprire una fattoria new age con le sue anime gemelle, ovvero sette donne rimorchiate attraverso il programma di penpal della prigione, e scrive haiku sul perdono da mane a sera.

La doppia vita di Jennifer

She-Hulk, Ginger Gonzaga e Tatiana Maslany in una rilassata sequenza della serie
She-Hulk, Ginger Gonzaga e Tatiana Maslany in una rilassata sequenza della serie Disney+

Quando non si confronta con le bizzarrie del suo lavoro e le relazioni tossiche di un ambiente di lavoro maschilista e prevaricatore, Jennifer trascorre il tempo con genitori e parenti. Le figure maschili della sua vita, dal padre al cugino Bruce (l’altro cugino, quello che lavora a Best Buy, faremo finta che non esista) sono invece positive e di supporto, anche se il genitore ha la tendenza a usare la figlia come mulo da soma affibbiandole mille lavoretti casalinghi. La relazione più complice e divertente ce l’ha, tuttavia, con l’esuberante amica Nikki, paralegale che pare la figlia della tata Francesca. Quest’ultima – la quale non trova sconveniente che Jennifer, serissimo avvocato, esibisca come sfondo del cellulare il primo piano dei glutei perfettamente semisferici di Captain America – ha le carte in regola per diventare uno dei migliori sollievi comici del Marvel Cinematic Universe, alla stregua di Darcy Lewis.

Tim Roth, Tim Roth, Tim Roth.

She-Hulk, Tim Roth in una scena della serie
She-Hulk, Tim Roth in una scena della serie Disney+

Il secondo episodio di She Hulk- Attorney at Law è equilibrato: è più sobrio e pacato dell’“altro pilot” e introduce chiaramente lo show: protagonisti, tematiche, registro. La Maslany non è solo un’ottima attrice drammatica, sa anche essere buffa e ha ottimi tempi comici, specialmente quando si rivolge direttamente in camera per scambiare opinioni sarcastiche con il pubblico. Per quanto eccellente, diventa invisibile appena la telecamera inquadra l’inglese Tim Roth, l’attore che torna a prestare le sue fattezze a Blonsky dopo il primo capitolo cinematografico di Hulk e la comparsata del suo alter ego Abominio in Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli. Questo ometto esile adorato da registi come Quentin Tarantino irradia un carisma sommesso e malandrino che azzera la presenza scenica di chiunque altro nei paraggi, ed è chiaro che l’arco narrativo che lo riguarda costituirà la parte più entusiasmante dello show. L’impianto narrativo della serie è solido, il registro della comedy dona particolarmente a questo racconto al femminile e non si può che apprezzare il brio della protagonista. Di nuovo, la decantata (dai fan) CGI impiegata per She Hulk non convince chi scrive, ma si finirà per abituarsi.

She-Hulk, la locandina della serie
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Scheda

Titolo originale: She-Hulk: Attorney at Law
Creata da: Jessica Gao
Regia: Kat Coiro
Paese/anno: Stati Uniti / 2022
Genere: Commedia, Fantastico, Azione
Cast: Mark Ruffalo, Benedict Wong, Tim Roth, Renée Elise Goldsberry, Tatiana Maslany, Charlie Cox, Ginger Gonzaga, Jameela Jamil, Jon Bass, Josh Segarra, Griffin Matthews, Nicholas Cirillo, Benjamin Robert Bonsu, Jason M. Edwards, Michel Curiel
Sceneggiatura: Jessica Gao, John Buscema
Fotografia: Florian Ballhaus
Musiche: Amie Doherty
Produttore: Kat Coiro, Jessica Gao, Kevin Feige, Jennifer Booth, Victoria Alonso, Wendy Jacobson, Louis D’Esposito
Casa di Produzione: Marvel Studios
Distribuzione: Disney+

Data di uscita: 25/08/2022

Trailer

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Giornalista pubblicista, persona per niente seria. Fissata con gli anni ’80, la fantascienza e l’horror, i film di arti marziali e le serie coreane, i cartoni animati e i manga. E altre cose, ma non ne scrivo.

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