UN MONDO SOTTO SOCIAL
I Soldi Spicci tornano al cinema con Un mondo sotto social, commedia poco riuscita sul mondo dei social e degli influencer. Con un ritmo comico poco incisivo e situazioni gestite con superficialità, questo film non riesce mai a strappare più di un debole sorriso, facendosi dimenticare senza troppa fatica.
Nell’era degli influencer
Prima che Chiara Ferragni facesse la sua comparsa sui social dando il via a un nuovo modo d’intendere la comunicazione, soprattutto quella promozionale, la parola influencer non aveva nessun tipo di peso nella nostra quotidianità. Allo stesso modo non erano assolutamente rilevanti altri tipi di espressioni di derivazione anglofona come like, follower, hashtag e caption. Oggi, ovviamente, le cose sono cambiate, e anche velocemente. Il successo personale ed economico della Ferragni, infatti, ha spinto non poche ragazze verso una chiara forma di emulazione fino ad arrivare alla definizione di una sorta di nuova professione. Sì, perché essere un influencer oggi è diventato un lavoro cui aspirare. Una tendenza, però, che ha mutato completamente la famosa lista delle priorità, mettendo ai primi posti elementi tutti inerenti a una ricerca costante e spesso ossessiva di apparenza.
Per il mondo social, infatti, se non mostri non esisti. Il che vuol dire dover produrre contenuti spesso quotidiani e tenere il conto dei propri follower con la costanza di un ragioniere. Lo scopo ultimo, infatti, è il raggiungimento della famosa spunta blu, in grado di qualificare qualsiasi normale essere umano come personaggio. Almeno nell’universo virtuale di Instagram. Tutto questo, e la ricerca ossessiva di una perfezione estetica impossibile, e per questo sempre filtrata, sono al centro della commedia Un mondo sotto social, dove, in chiave assolutamente leggera, si prova a mettere sotto la lente d’ingrandimento questo particolare universo fatto di ben poca sostanza. E se a farlo sono I Soldi Spicci, il duo comico formato da Claudio Casisa e Annandrea Vitrano, la questione poteva farsi interessante. Peccato, però, che il film sia sostanzialmente un’occasione persa, a causa di una regia spesso ingenua e di una comicità che, il più delle volte, lascia allibiti se non indifferenti.
1 milione e 566 mila like su Facebook, 660 mila follower su Instagram e 350 milioni di visualizzazioni dei loro video tramite YouTube. Questi sono solo alcuni dei numeri che potevano rendere I Soldi Spicci i personaggi più accreditati per fare della satira intorno al mondo social. Non foss’altro che per essere al centro del ciclone e del sistema stesso. Nonostante tutte queste premesse, però, il risultato finale di Un mondo sotto social disattende qualsiasi possibilità di comicità che, a tratti, viene garantita quasi esclusivamente dall’interpretazione di Claudio Casisa. Il ragazzo siciliano che gioca a scimmiottare il modo di vita e, soprattutto, l’accento da “bauscia” milanese strappa qualche sorriso, ma l’impianto comico non riesce ad andare oltre. A mancare sono prima di tutto le situazioni e le tempistiche, la cui assenza va a definire una narrazione dal ritmo frammentato e ad alto tasso di prevedibilità.
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Il problema in questo caso non è nemmeno la scelta di uno stile demenziale che, se rafforzato da una sceneggiatura effettivamente valida, avrebbe potuto dare delle soddisfazioni notevoli. Perché, che lo si voglia credere o meno, anche far ridere è una questione piuttosto seria che necessita di preparazione, soprattutto in fase di scrittura. L’effetto ottenuto dal film, invece, è proprio quello di un soggetto abbozzato velocemente e di un’organizzazione piuttosto lacunosa. Un vero peccato, visto che avrebbe avuto un effetto quasi terapeutico poter ridere di un ambito che si prende forse troppo sul serio.
Creare l’omologazione
Come è stato già accennato, dunque, Un mondo sotto social rappresenta una vera e propria occasione persa. Una sensazione che dipende soprattutto dalla presenza di alcune tematiche valide e condivisibili che avrebbero potuto essere ben sviluppate in chiave comica. Nello specifico, la pellicola e I Soldi Spicci provano a lavorare sul concetto di emulazione e, soprattutto, sulla comunicazione e la sottile imposizione di un particolare modello. Che sia di bellezza o comportamentale poco importa. Fondamentale è che si raggiunga una sorta di omologazione sociale e, soprattutto culturale. Ed è proprio nella formazione di una serie di automi in grado di condividere tutti gli stessi gadget elettronici, o un rossetto andato virale, che si evidenzia il problema e il pericolo più grande dei social e, in modo particolare, del mondo influencer. Lo scopo di base dovrebbe essere la comunicazione commerciale ma, in realtà, si punta essenzialmente all’annullamento delle individualità. O, per essere più precisi, all’individuazione di quelle potenzialmente dominanti che devono andare a sostituire tutte le altre. Un concetto, questo, che riesce a passare in modo molto chiaro ed evidente dal film, nonostante tutte le sue mancanze narrative e interpretative.
Scheda
Titolo originale: Un mondo sotto social
Regia: Claudio Casisa, Annandrea Vitrano
Paese/anno: Italia / 2022
Durata: 92’
Genere: Commedia
Cast: Annandrea Vitrano, Claudio Casisa, Giulia Elettra Gorietti, Alessandra Ricotta, Alessandro Pennacchio, Angelo Tosto, Caterina Salemi, Emanuela Mulè, Francesca Bella, Gino Carista, Giovanni Cangialosi, Giulia Todaro, Ivan Fiore, Marco Stabile, Matteo Contno, Miriam Taze, Piero Madaro, Rosario Petix
Sceneggiatura: Annandrea Vitrano, Claudio Casisa, Marco Alessi, Salvatore Rinaudo
Fotografia: Dario Palermo
Montaggio: Sarah McTeigue
Musiche: Vito Giordano, Giuseppe Vasapolli
Produttore: Attilio De Razza
Casa di Produzione: Medusa Film, Tramp Ltd.
Distribuzione: Medusa Film
Data di uscita: 15/09/2022