WILLOW 1X08
Giunta al suo season finale, Willow saluta i suoi spettatori con un episodio ricco di epica e pathos, che conferma le impressioni generalmente positive sulla serie creata da Jonathan Kasdan. Si poteva probabilmente osare di più, e alcuni sviluppi del racconto lasciano in bocca un retrogusto amaro; malgrado ciò, tuttavia, ci si scopre ad attendere con una certa partecipazione un auspicabile rinnovo.
Arrivederci, Willow
L’approdo, infine, è arrivato. Un approdo, lo diciamo subito, temporaneo: come avevamo auspicato, infatti (e come peraltro era del tutto evidente dagli sviluppi della serie) questo apprezzabile, a tratti entusiasmante sequel televisivo di Willow lascia la porta aperta – meglio, spalancata – per una prosecuzione non in una, ma in due nuove stagioni. La mini-scena post-credits, in questo senso, è molto esplicita, rivelando un planning che già da qualche episodio – per l’articolazione della narrazione e per la profondità del background dei personaggi – aveva fatto chiaramente capire di volersi articolare su più segmenti. Una scelta che per una volta, nel caso della serie creata da Jonathan Kasdan, si rivela giustificata e anzi necessaria, in virtù di un racconto che non dà mai l’impressione di volersi dilungare in modo gratuito, evitando quel sentore di “allungamento del brodo” che smorza spesso l’interesse iniziale per molti prodotti seriali odierni. Nel suo carattere di prodotto mainstream, perfettamente in linea con la politica di Disney+, Willow raggiunge un apprezzabile equilibrio tra fan service (moderato, in questo caso, anche per il carattere un po’ defilato del film di Ron Howard nell’immaginario dei cult anni ‘80), capacità di agganciare il pubblico più giovane, e cura per la compattezza e l’armonia della narrazione. Caratteristiche che non sono state smentite nemmeno in questo ottavo e ultimo episodio della prima stagione, dall’esplicito titolo Figli del Wyrm. Un capitolo in cui l’epica, com’era prevedibile, ha la meglio su tutte le altre componenti.
Verso il confronto finale
L’episodio riparte dal cliffhanger che aveva chiuso la scorsa puntata, con un Airk trasformato (a partire dagli abiti e dalla lunghezza dei capelli) che accoglie Kit ed Elora nella Città Immemore, apparentemente non più prigioniero ma ivi trattenutosi di sua spontanea volontà. Presto scopriamo che il principe, bevendo il liquido che scorre tra le pietre del palazzo, è caduto sotto l’influsso della Megera; questa altri non è che la principessa Lili di Cashmere, dapprima apparente compagna di prigionia del giovane, in seguito rivelatasi come carceriera e artefice del suo rapimento. Dietro la velata minaccia della strega e del principe, Kit ed Elora accettano di varcare i cancelli interni della città ed entrare nel regno del Wyrm, un luogo paradisiaco popolato di illusioni capaci di piegare la volontà. Nel frattempo, Graydon, Jade e Boorman decidono di seguire le due donne balzando oltre la cascata del Mare Infranto; Graydon dà fondo alla sua magia per aprire il cancello della città, ma una tempesta, evocata dal potere del Wyrm, sta per abbattersi sulle sue mura. L’inevitabile scontro finale, che diverrà anche un confronto fratricida tra Kit e suo fratello Airk, necessiterà di tutto il gruppo per essere combattuto, ma soprattutto della magia di uno stregone esperto come lo stesso Willow.
Il coraggio degli eroi… ma non degli sceneggiatori
Come in precedenza accennato, questo finale di stagione di Willow si muove all’insegna dell’epica, nonché della sapiente costruzione di un climax che va di pari passo con la conclusione (momentanea) degli archi narrativi dei suoi personaggi. Così Kit ed Elora, dopo aver appianato le loro divergenze, vengono tentate dalle fantasmatiche presenze evocate dal Wyrm – tra cui spicca la regina Sorsha interpretata da Joanne Whalley – e dal miraggio di un’esistenza libera dai legacci dei rispettivi ruoli; così Boorman scopre di non essere, dopotutto, il mercenario privo di ideali che aveva voluto impersonare per larga parte del viaggio, decidendo di onorare il suo legame col vecchio compagno d’avventure Madmartigan; così Graydon decide di redimersi dal suo passato scegliendo di sacrificarsi per amore di Elora; così lo stesso Willow assume con più chiarezza e forza il suo ruolo di mentore per la ragazza, spronandola a diventare finalmente consapevole dei suoi poteri. Dall’altra parte, Airk sembra aver abbracciato senza remore la sua natura di Messaggero del Wyrm, al punto che in un certo momento dell’episodio si ha l’impressione (poi smentita) che proprio lui sia destinato a diventare il nuovo villain della serie. Proprio nel tradimento di quest’impressione – che, se confermata, avrebbe dato adito a sviluppi davvero interessanti e coraggiosi – sta il principale limite di questa puntata conclusiva, e l’inevitabile retrogusto amaro che lascia; l’accenno di melodramma che l’episodio evoca (col breve scontro tra fratello e sorella, e l’iniziale persistenza di Airk nei suoi propositi malvagi) viene rapidamente riassorbito da uno sviluppo più convenzionale, che vede il principe un po’ semplicisticamente “liberato” da Willow.
Quesiti (ancora) senza risposta
La delusione per questa scelta (ci si chiede – e la domanda forse resterà senza risposta – se in sceneggiatura si sia mai contemplato uno sviluppo diverso per il personaggio di Airk) non cancella comunque la buona riuscita di questo season finale (a questo punto possiamo chiamarlo così), con al centro l’epico duello che vedrà partecipare l’intero gruppo, opposto a una Megera rivelatasi finalmente nella sua vera forma, e alle sue creature. Uno scontro messo in scena in modo registicamente pulito e accattivante, con l’ausilio di un digitale che non soffoca mai la fisicità della sua resa; i cromatismi del confronto tra Elora e Lili, con l’armamentario di energia magica scagliata dalle due contendenti, sono contrappuntati dalla credibilità del percorso della ragazza, del tutto consapevole del suo ruolo e già capace di opporsi alle ingannevoli sirene del Wyrm. La conclusione dello scontro trasmette l’idea di una certa frettolosità – forse evocata anche dalla delusione per le sorti di Airk – ma si tratta di un limite a cui si passa sopra senza molti problemi; così come si passa sopra all’apparente contraddizione rivelata dalla sequenza conclusiva, che mostra un Graydon rimasto in vita e apparentemente caduto lui stesso sotto l’influsso del Wyrm. Il principe, tra i personaggi più problematici e interessanti dell’intera serie, si prepara così lui stesso a passare a questa sorta di “Lato Oscuro” dell’universo di Willow? Qual è la reale natura del Wyrm, e fin dove si estende il suo potere? Il personaggio di Madmartigan farà ritorno? Cosa ne è della profezia dello stesso Willow, che aveva legato la salvezza del mondo all’inevitabile morte di Elora? Quesiti per ora senza risposta, che a questo punto rendono ancor più auspicabile l’annuncio di un rinnovo della serie, per ora non ancora giunto. Attendiamo fiduciosi.
Scheda
Titolo originale: Willow
Creata da: Jonathan Kasdan
Regia: Jamie Childs
Paese/anno: Stati Uniti / 2022
Genere: Drammatico, Fantasy, Avventura, Azione
Cast: Erin Kellyman, Tony Revolori, Amar Chadha-Patel, Ellie Bamber, Ruby Cruz, Warwick Davis, Dempsey Bryk, Rosabell Laurenti Sellers, Joanne Whalley, Adwoa Aboah, Talisa Garcia
Sceneggiatura: Jonathan Kasdan, Rayna McClendon
Fotografia: Will Baldy
Montaggio: Tara Timpone
Musiche: Xander Rodzinski
Produttore: Ron Howard, Jonathan Kasdan, Tommy Harper, Michelle Rejwan, Kathleen Kennedy, Hameed Shaukat
Casa di Produzione: Imagine Entertainment, MGM Television, Lucasfilm, Lucasfilm Television
Distribuzione: Disney+
Data di uscita: 11/01/2023