THE MANDALORIAN 3X07
Il capitolo 23 di The Mandalorian, intitolato Le spie, è il migliore della stagione e pone le basi per il futuro del franchise seriale di Star Wars. Su Disney+.
Verso la resa dei conti
È l’episodio migliore della stagione – e uno dei più riusciti a livello sia di compiutezza formale che narrativa – questo settimo della terza stagione di The Mandalorian. Una stagione altalenante, che si è per lo più contraddistinta per aver schivato sistematicamente tutti i climax che si presentavano e per aver relegato i momenti chiavi in coda a episodi che concentravano l’attenzione sulla trama verticale, raggiunge con Le spie la propria vetta. È l’episodio che conferma come elementi apparentemente slegati della storia, e intere puntate dall’aspetto di semplici filler, in realtà fossero i tasselli di un puzzle molto vasto. È un episodio inappuntabile, eccitante, zeppo di ottime scene d’azione dal punto coreografico e degli effetti speciali, pieno di rivelazioni clamorose ed emozionanti; soprattutto, vanta uno spettacolare finale che pone le fondamenta per il futuro della saga, dopo l’annuncio alla Star Wars Celebration che le narrative di The Mandalorian, The Book of Boba Fett, Obi-Wan Kenobi e Ahsoka (nuovo spinoff in formato seriale in arrivo il prossimo agosto su Disney+) confluiranno in un film diretto da Dave Filoni.
Bo-Katan vs Moff Gideon
Spieghiamo perché. L’episodio diretto da Rick Famuyiwa si apre su Coruscant, dove la spia imperiale Elia Kane si mette in contatto con il villain della serie, Moff Gideon, aggiornandolo sul coinvolgimento dei Mandaloriani nella liberazione di Navarro dall’assedio dei pirati spaziali. Gideon riporta i fatti allo Shadow Council Imperiale, manipolando gli altri per convincerli a promuovere la sua crociata contro Din Djarin e i mandaloriani, e rivelando che tra gli ufficiali imperiali che lavorano in segreto per distruggere la nuova Repubblica c’è anche Grand’Ammiraglio Thrawn, l’annunciato antagonista di Ahsoka. Gideon riesce a sfruttare il vuoto di potere per dirottare le forze imperiali contro la crescente minaccia mandaloriana, pretendendo ampie risorse militari da portare su Mandalore. Nel frattempo, la flotta dei mercenari unitasi ai seguaci del Credo affronta le differenze che li hanno divisi in fazioni per secoli. Sembra che andare d’accordo sia impossibile e gli attriti inconciliabili, ma uno scopo comune – quello di riportare questo strano popolo sul proprio pianeta d’origine – ha finalmente il potere di unificare le varie tribù sotto il comando di Bo-Katan.
I Mandaloriani sono più forti insieme
Il motto “I Mandaloriani sono più forti insieme” pronunciato dalla principessa è diventato il logo delle magliette del negozio ufficiale della Celebration londinese, dove questo episodio è stato presentato su grande schermo. Anche chi lo vede su uno schermo ridotto può comunque apprezzare la natura cinematografica di Le spie, spettacolare nei suoi scorci del pianeta natale di Bo-Katan, e specialmente nelle scene che mostrano l’arrivo della nave degli ex soldati della coraggiosa Lady. Quest’ultima rivelerà i dolorosi retroscena che hanno segnato la fine di Mandalore, distrutta da un mendace Moff Gideon, infondendo nelle varie tribù quello spirito di rivalsa necessario a permettere a tutti di accantonare l’odio e la rivalità. The Mandalorian cessa di essere la storia di un uomo solitario e delle sue avventure spaziali, affiancato da un misterioso bambino, per diventare il racconto corale di un popolo.
Contro i loro propositi si schiera il Moff Gideon di un carismatico e crudele Giancarlo Esposito, spinto da un fanatismo accecante e travolgente. Con un andamento speculare, anche lui come Bo-Katan persuade e raduna uomini sotto di lui per condurli verso una crociata efferata, rendendosi conto che la collaborazione è necessaria. Come accennato, gli scontri sono entusiasmanti e ben coordinati, accompagnati da una colonna sonora maestosa. Gli autori trovano il tempo per offrire una disamina politica dell’incompetenza della Nuova Repubblica, soffocata dalla burocrazia che ha permesso il rinascere delle forze imperiali e la loro penetrazione in posizioni chiave nemiche. C’è addirittura spazio per una buffa deviazione narrativa che mostra il “cadavere” di una vecchia conoscenza diventare, con conseguenze esilaranti, il pretesto per dare a Grogu una voce e un nuova fonte di inediti siparietti comici. Sorge il dubbio che la prossima puntata di The Mandalorian, l’ultima della stagione, non mostrerà l’esito del conflitto tra Bo-Katan e Moff Gideon (e rispettivi eserciti), ma lo rimanderà al film di Filoni. Questo non toglie al penultimo episodio della stagione il proprio valore, quello di una puntata pressoché senza difetti.