ELEMENTAL

ELEMENTAL

Si rivela densa di suggestioni – e ben realizzata - l’idea di raffigurare in forma antropomorfa i quattro elementi terrestri; peccato che Elemental di Peter Sohn scelga di virare su una rassicurante e divertente commedia romantica, rendendo questo ultimo film Pixar prevedibile per un marchio abituato a stupire il pubblico attraverso la rappresentazione di storie insolite e originali.

Armonia di contrasto

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Un po’ Romeo e Giulietta, un po’ Jack e Rose in Titanic, i due protagonisti Wade (doppiato da Mamoudou Athie) ed Ember (con la voce originale di Leah Lewis) rappresentano due opposti fisici e caratteriali: acquatico, emotivo ed empatico lui, focosa, energica e irascibile lei. Acqua e fuoco, per l’appunto.

Questa l’impostazione di base su cui si reggerà tutta l’impalcatura di Elemental, vera e propria rom-com in stile americano. Vediamo meglio.

Antropomorfizzare la natura

Elemental, Ember e Wade in una scena
Elemental, Ember e Wade in una scena del film

Come ben sanno gli amanti del fantasy – e delle mitologie tradizionali – il fascino dei quattro elementi (acqua, terra, fuoco, aria) ha sempre avuto un posto di primo piano nell’immaginario fantastico e letterario; l’idea – stretta parente dell’operazione Inside Out (2015) – di antropomorfizzare i quattro elementi attraverso l’immaginario dell’animazione è quindi sicuramente vincente, oltre che ben realizzata sul grande schermo.

Spiace constatare come alla bravura artistica e tecnica non corrispondano gli apici contenutistici di altri lavori Pixar, toccati con titoli come il già citato Inside Out, Wall•E (2008) o Coco (2017); il motivo di questo mancato “allineamento” tra forma e contenuto sta probabilmente nella scelta – operata a monte – di virare gli spunti narrativi verso una classica rom-com a metà strada tra una rivisitazione scanzonata di Romeo e Giulietta e quella di Titanic (1997).

Una classica commedia romantica

Elemental, Ember e Wade in una sequenza
Elemental, Ember e Wade in una sequenza del film

Nonostante le apparenze, dunque, il target di questo Elemental sembra essere maggiormente quello di un pubblico adulto (e amante del romanticismo) piuttosto che giovani e bambini, facendo leggere tra le righe un preoccupante segno di omologazione di Disney e Pixar alle attuali tendenze di mercato (soprattutto quelle derivanti dalla piattaforma Netflix). Se, da un lato, questo focus narrativo e tematico rende molto semplice la fruizione del film, dall’altro rischia di appiattire l’universo dell’immaginario targato Disney e Pixar.

Il rischio dell’omologazione

Elemental, Ember e Wade in un momento
Elemental, Ember e Wade in un momento del film

Cifra fondamentale (e fondante) della Disney prima, e della Pixar poi, è stata quella di portare sul grande schermo tematiche insolite e originali, che rischiano di esser spazzate via da questa virata romantica, che ne indebolisce senz’altro il piano della potenza narrativa.

Nulla, d’altronde, si può rimproverare sul piano della bravura e maestria di animatori e tecnici, che sono riusciti a render viva una città fantastica in cui gli scivoli ad acqua si alternano a partite di basket tra le nuvole. Anche i due protagonisti Ember e Wade vengono ben caratterizzati con un lavoro attento e scrupoloso, senza che però questa medesima attenzione venga attribuita al resto dei personaggi e degli elementi (Terra e Aria).

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Il tema dell’inclusività

Elemental, Ember e Wade in un'immagine
Elemental, Ember e Wade in un’immagine del film

In sostanza, Elemental di Peter Sohn aspira a essere una celebrazione della diversità e dell’inclusione con riferimenti evidenti ed espliciti alle attuali problematiche migratorie.

Eppure, questo intento (già presente in numerose produzioni animate e non) rischia palesemente di perdersi e disperdersi dietro la patina di un romanticismo che sa di “già visto” e che finisce per assorbire la spinta sovversiva dell’argomento, nonché l’intera attenzione dello spettatore, lasciando sullo sfondo la tematica dell’inclusione sociale, così come quella del cambiamento climatico.

Elemental si situa quindi a metà tra le aspettative di un pubblico molto generalista e quelle degli appassionati del genere dell’animazione: il rischio di perdere l’originalità dei marchi Pixar e Disney risulta troppo elevato.

Elemental, Ember la locandina italiana

Scheda

Titolo originale: Elemental
Regia: Peter Sohn
Paese/anno: Stati Uniti / 2023
Durata: 109’
Genere: Commedia, Avventura, Animazione, Fantastico
Cast: Mamoudou Athie, Wendi McLendon-Covey, Alex Kapp, Ben Morris, Catherine O'Hara, Clara Lin Ding, Innocent Ekakitie, Jeff LaPensee, Joe Pera, Jonathan Adams, Leah Lewis, Mason Wertheimer, Matthew Yang King, P.L. Brown, Reagan To, Ronnie Del Carmen, Ronobir Lahiri, Shila Ommi, Wilma Bonet
Sceneggiatura: John Hoberg, Kat Likkel, Brenda Hsueh
Fotografia: Jean-Claude Kalache, David Juan Bianchi
Montaggio: Stephen Schaffer
Musiche: Thomas Newman
Produttore: Pete Docter, Krissy Cababa, Denise Ream
Casa di Produzione: Walt Disney Pictures, Pixar Animation Studios
Distribuzione: Walt Disney Pictures

Data di uscita: 21/06/2023

Trailer

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Appassionata di filosofia con un’attenzione particolare rivolta alla storia delle religioni, all’antropologia e alla diverse forme d’arte, si è specializzata in pratiche filosofiche nel 2018, presso la SUCF di Roma. Come giornalista si occupa di cultura, cinema, politica e attualità.

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