BOX OFFICE USA: IL “BARBENHEIMER” MONOPOLIZZA IL WEEK-END
fonte: Variety
Al box office americano, il Barbie di Greta Gerwig ha fatto segnare il miglior esordio del 2023, seguito al secondo posto da Oppenheimer: nel complesso, il week-end è stato quello che ha fatto registrare il quarto miglior risultato di sempre.
Il cosiddetto “Barbenheimer” è sbarcato ruggendo al botteghino americano. Trainati dai meme social che hanno sfruttato e scherzato sull’uscita contemporanea, i due nuovi blockbuster di Greta Gerwig e Christopher Nolan hanno spinto a livelli vertiginosi gli incassi globali del week-end nelle sale statunitensi, che nel complesso hanno ottenuto il quarto miglior risultato, in termini di ricavi totali, di sempre. Dai risultati, sembra evidente che molti spettatori americani hanno preso sul serio i meme che hanno iniziato a circolare qualche tempo fa, optando per il double feature e andando a vedere entrambi i film nello stesso giorno. Come peraltro era stato ampiamente annunciato.
In termini assoluti, Barbie ha prevalso su tutti, superando le più rosee (è proprio il caso di dirlo) aspettative, e facendo segnare un incasso di ben 155 milioni di dollari: si tratta del miglior esordio dell’anno al box office americano, e del migliore di sempre per un film diretto da una donna (il record precedente, di 153 milioni, apparteneva a Captain Marvel, co-diretto da Anna Boden e Ryan Fleck). Un risultato che raddoppia le previsioni dichiarate della Warner (che ammontavano a circa 75 milioni) e che si aggiunge ai 182 milioni di dollari raccolti dal film con Margot Robbie e Ryan Gosling oltreoceano, per la gigantesca cifra globale di 337 milioni di dollari.
L’effetto Barbenheimer ha spinto in alto anche l’attesissimo Oppenheimer di Christopher Nolan, che si è comodamente piazzato al secondo posto con un incasso di 80,5 milioni di dollari: considerate le previsioni dei vertici Universal (ammontanti a circa 50 milioni), il taglio autoriale e il cupo soggetto del film, si tratta di un risultato straordinario, che si va ad aggiungere alle recensioni, praticamente tutte positive, che salutano il film di Nolan come uno dei suoi capolavori. Il film, con un cast letteralmente straripante di star (Cillian Murphy, Robert Downey Jr., Matt Damon, Emily Blunt, Florence Pugh e Alden Ehrenreich tra i tanti) ha aggiunto oltreoceano altri 93,7 milioni di dollari, per una cifra globale di 174 milioni.
I due “pezzi da novanta” del box office americano hanno lasciato agli altri, di fatto, le briciole o poco più: in terza posizione, a notevole distanza, troviamo il precedente primatista Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte uno, calato al suo secondo fine settimana del 64%, con un incasso di 19,5 milioni di dollari. Il settimo episodio della saga action-spionistica con Tom Cruise ha finora fatto registrare l’incasso totale, al botteghino statunitense, di 118,7 milioni di dollari, e quello globale di 370 milioni. Un risultato che ancora non giustifica del tutto il faraonico budget di 291 milioni di dollari.
In quarta posizione resiste l’indipendente Sound of Freedom, dramma d’impostazione religiosa con Jim Caviezel protagonista, incentrato sullo spinoso tema del traffico di minori. Al suo quarto fine settimana in sala, il film aggiunge ai suoi incassi altri 18,8 milioni di dollari, arrivando a un totale, notevolissimo dati i bassi costi di produzione, di 124 milioni di dollari.
Chiude la Top 5 un altro sequel, ovvero il quinto episodio delle avventure di un eroe più che mai longevo: Indiana Jones e il quadrante del destino, ultima prova di Harrison Ford nei panni dell’archeologo e avventuriero, aggiunge ai suoi incassi altri 6,7 milioni di dollari, portando il suo totale, al botteghino americano, alla cifra di 159 milioni. Una cifra che, se sommata a quanto ottenuto dal film di James Mangold oltreoceano, fa arrivare il suo ricavo globale a 335 milioni di dollari: una cifra ancora decisamente insufficiente per giustificare un budget di 300 milioni di dollari, per un risultato che finora, per un blockbuster di questa portata, è stato complessivamente deludente.
Questo fenomeno di internet ha fatto un enorme bene a entrambi i film e anche al cinema che, in questo periodo, ha mostrato un periodo di magra (dovuto anche al fatto che c’erano troppi blockbusters usciti tutti insieme). In un certo qual modo è stato un evento interessante e molto divertente.