BOX OFFICE USA: PROSEGUE IL DOMINIO DI BARBIE, OPPENHEIMER LO TALLONA
fonte: Variety
Anche negli USA, Barbie prosegue la sua marcia trionfale al suo quarto week-end in sala. Lo segue Oppenheimer, dopo quattro settimane già il quarto miglior incasso diretto da Nolan di sempre.
Anche al box office statunitense, il dominio di Barbie prosegue incontrastato, in un week-end prefestivo che non cambia di molto i rapporti di forze tra i “pezzi da novanta” degli incassi estivi. Il film di Greta Gerwig interpretato da Margot Robbie e Ryan Gosling ha aggiunto ai suoi incassi altri 33,7 milioni di dollari, portando il suo totale a ben 526,3 milioni di dollari. Una marcia trionfale che sembra destinata a non interrompersi molto presto.
In proporzioni diverse, lo stesso discorso vale per Oppenheimer, che continua a far registrare incassi stratosferici per un dramma classificato R (restricted) dal tema così impegnato: 18,8 milioni di dollari il suo incasso nell’appena concluso fine settimana, per un totale domestico di 264,3 milioni. Si tratta già, al momento, del quarto miglior incasso statunitense per un film diretto da Christopher Nolan (davanti ci sono Inception, Il cavaliere oscuro e Il cavaliere oscuro – Il ritorno).
Sul terzo gradino del podio, dà buona prova di sé il nuovo film animato Tartarughe Ninja – Caos mutante, che aggiunge ai suoi incassi altri 15,7 milioni di dollari, per un totale su due settimane di 72,8 milioni. Quarta posizione per l’horror acquatico Shark 2 – L’abisso, anch’esso al secondo fine settimana in sala: 12,7 milioni il suo incasso da venerdì a domenica, per un totale sul territorio americano di 54,4 milioni.
Risulta in salita la partenza dell’horror Demeter – Il risveglio di Dracula, che al suo esordio nei cinema statunitensi raccoglie solo 6,5 milioni di dollari, con un budget di 45 milioni. Nonostante gli endorsement di protagonisti illustri del fantastico come Stephen King e Guillermo del Toro, il film di André Øvredal distribuito dalla Universal ha esordito con risultati certo inferiori alle aspettative, anche se è probabilmente troppo presto per parlare di flop.
