TE L’AVEVO DETTO
Commedia brillante e amara, Te l’avevo detto appartiene a quel filone del cinema che si è espanso con la crisi pandemica e la contestuale crisi climatica; come già Siccità di Virzì, o il più celebre Don’t look up, il film di Ginevra Elkann mostra di saper fare commedia sul problema più spinoso e difficile del nostro secolo. Presentato nella sezione Grand Public della 18a Festa del Cinema di Roma.
Nevrosi globale
La crisi climatica al centro dell’ultimo lavoro di Ginevra Elkann resta sapientemente sullo sfondo delle intricate vite dei numerosi protagonisti, in una Roma calda e caotica durante il periodo natalizio: d’altronde, nulla poteva essere più attinente in un Ottobre romano (e non solo) così caldo ed estivo.
E così, l’intelligenza mostrata dalla Elkann in questo Te l’avevo detto è proprio quella di farci percepire la crisi climatica – e sociale – attraverso le vite sconclusionate e ansiogene dei suoi protagonisti: la casalinga Gianna (Valeria Bruni Tedeschi) ossessionata dalla pornostar Pupa (Valeria Golino), la figlia di Gianna, Mila (Sofia Panizzi), il prete Bill (Danny Huston) e Caterina (Alba Rohrwacher), madre alcolizzata che tenta di ricucire faticosamente i pezzi della sua famiglia.
Nessuno è perfetto
In un lavoro con molteplici personaggi, è sicuramente arduo rendere la trama dei diversi racconti di vita tra loro intimamente collegati; ogni personaggio sembra infatti lottare con un proprio demone: Gianna con l’ossessione patologica per Pupa, la pornostar – a sua volta – con il desiderio narcisistico di piacere a tutti e ad ogni costo, la giovane Mila con problemi di bulimia (che rappresentano l’unica valvola di sfogo da concedersi verso il peso di dover gestire la madre Gianna), Bill con la dipendenza dalle droghe e Caterina con quella dall’alcolismo.
Sull’orlo della crisi
Protagonisti molto diversi tra di loro, quelli di Te l’avevo detto, ma tutti accomunati da una strisciante ansia sotterranea, un sentimento di “mancanza” verso qualcosa o qualcuno: non ci sono differenze tra buoni e cattivi, né tra sani e malati poiché la nevrosi è globale, così come è globale la crisi climatica.
Ognuno, a suo modo, si impegna per la felicità propria e altrui in un climax di storie e risvolti che non vuole dare giudizi o lezioni, né tanto meno dividere tra una prospettiva “sana” e una patologica, poiché è la distinzione stessa tra normale e anormale a essere venuta meno.
La normalità non esiste
La crisi è sistemica, sembra dirci Ginevra Elkann, ci siamo dentro tutti, nessuno escluso. Così lo spettatore si ritrova a empatizzare con tutti i personaggi, su tutti la casalinga Gianna e la pornostar Pupa. Per la maggior parte della durata del film pochissimo viene spiegato: si viene introdotti in ogni storia in medias res, venendo a scoprire solo molto gradualmente i legami che ogni vita intreccia (direttamente o indirettamente) con le altre, attraverso continui rimandi reciproci alla ricerca di aiuto e salvezza dalle proprie sventure.
Ironia e tenerezza
In questo senso, paradossale appare la figura del prete Bill, che pur essendo afflitto da dipendenza da droga e problemi suicidari, si prodiga sinceramente per aiutare tutti indistintamente. In generale, ognuno dei volti di Te l’avevo detto genera simpatia, all’interno di una prova attoriale molto buona, nella quale si ride tanto, a volte per cinismo, ma spesso per un forte senso di tenerezza.
E, difatti, non manca certo la tenerezza in un film che altrimenti risulterebbe troppo cinico.
L’ironia attraversa l’intera durata di questo Te l’avevo detto, accompagnandosi alla consapevolezza che siamo tutti chiamati ad affrontare una crisi climatica e sociale senza precedenti.
Locandina
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Scheda
Titolo originale: Te l’avevo detto
Regia: Ginevra Elkann
Paese/anno: Italia / 2023
Durata: 100’
Genere: Commedia, Drammatico
Cast: Alba Rohrwacher, Riccardo Scamarcio, Valeria Golino, Valeria Bruni Tedeschi, Danny Huston, Greta Scacchi, Bruno Pavoncello, Claudia Delli Noci, Marisa Borini, Sofia Panizzi
Sceneggiatura: Ginevra Elkann, Ilaria Bernardini, Chiara Barzini
Fotografia: Vladan Radovic
Montaggio: Desideria Rayner
Musiche: Riccardo Senigallia
Produttore: Lorenzo Mieli, Simone Gattoni, Paolo Sorrentino, Moreno Zani, Mauro Monachini
Casa di Produzione: The Apartment, Rai Cinema, Small Forward Productions, Tenderstories
Distribuzione: Fandango
Data di uscita: 01/02/2024