FLY ME TO THE MOON – LE DUE FACCE DELLA LUNA

FLY ME TO THE MOON – LE DUE FACCE DELLA LUNA

La scoperta dell’altro. Non solo il desiderio di arrivare oltre l’umanamente raggiungibile (sino a quel momento) rappresentato da una versione sui generis dell’allunaggio americano, ma quella spinta a osare che ci fa brillare gli occhi. Ed ecco che Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna, diretto da Greg Berlanti, diviene il racconto del complicato rapporto tra realtà e finzione, ma soprattutto del desiderio dell’altro.

L’allunaggio: tra romanticismo e politica

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Scarlett Johansson (che qui interpreta la protagonista Kelly Jones) e Greg Berlanti – noto principalmente come produttore e sceneggiatore di serie tv DC Comics di successo quali Supergirl e The Flash – riescono a dar vita a un lavoro interessante come Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna, con la Johansson alla produzione e Berlanti alla regia. Entrambi escono dalla loro comfort zone professionale (anche se i due avevano lavorato sporadicamente in ruoli alternativi a quelli abituali) in un film che non è semplicemente una commedia romantica, ma sa raccontare una versione romanzata dell’allunaggio degli Stati Uniti del 20 Luglio 1969 con il celebre Apollo 11.

La corsa allo spazio del ‘69

Fly Me to the Moon - Le due facce della Luna, Channing Tatum in un'immagine del film
Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna, Channing Tatum in un’immagine del film

Siamo nel 1969 – splendidamente ricostruito attraverso un lavoro attento e meticoloso nelle scenografie e nei costumi – e gli Stati Uniti stanno dando il massimo per superare l’Unione Sovietica nella conquista dello spazio, non senza suscitare la diffusa ironia dell’opinione pubblica, che cerca di attirare l’attenzione della presidenza targata Nixon sulla ben più preoccupante Guerra in Vietnam. Nel trambusto generale delle continue pressioni politiche cui la Nasa deve far fronte, chi sembra farne maggiormente le spese è il serioso direttore del lancio dell’Apollo 11 Cole Davis (interpretato da Channing Tatum): a Cole verrà infatti affiancata un’ambiziosa e brillante specialista di marketing – Kelly Jones appunto – proprio a causa delle numerose implicazioni politiche e sociali, soprattutto dopo i più recenti fallimenti.

Le due facce della Luna

Fly Me to the Moon - Le due facce della Luna, Scarlett Johansson e Channing Tatum in un momento del film
Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna, Scarlett Johansson e Channing Tatum in un momento del film

Dunque, le sorti dell’impresa della Nasa saranno nelle mani dei due protagonisti Kelly e Cole, la prima abituata a mentire spudoratamente per ottenere ciò che desidera (ma allo stesso tempo lavoratrice leale e responsabile), il secondo uomo tutto d’un pezzo, abituato a non scendere a compromessi e con una morale – e un’onestà intellettuale – davvero di ferro. Due facce della Luna appunto, perché sin dall’inizio sarà chiaro che la tensione tra i due sarà destinata a trasformarsi in qualcosa d’altro, sviluppando in parallelo la lotta e la collaborazione per l’allunaggio rispetto alle dinamiche romantiche tra i due. Entrambi gli interpreti – Tatum e Johansson – riescono a caratterizzare i reciproci personaggi in una maniera davvero irresistibile, tanto che spesso allo spettatore sembrerà di sentire la chimica, come se fosse presente con loro. Tuttavia, Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna vuole essere più di una commedia e sa sviluppare le dinamiche relazionali in un percorso drammatico, oltre che in una cornice volutamente politica e sociale.

La politica tra realtà e finzione

Fly Me to the Moon - Le due facce della Luna, Scarlett Johansson e Channing Tatum in un'immagine del film
Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna, Scarlett Johansson e Channing Tatum in un’immagine del film

Questo lavoro sa affrontare in maniera brillante i temi politici e strategici legati alle missioni spaziali, così come ai difficili equilibri da tutelare rispetto all’opinione pubblica e ai mass media, dando molto da riflettere sul difficile rapporto tra realtà e finzione, bisogno di integrità morale e necessità di scendere a compromessi. Il terreno del marketing e il ruolo di Kelly (Johansson) rendono tutti questi sviluppi incredibilmente divertenti e proficui per l’intera durata della pellicola.

Una menzione va poi data al modo ingegnoso di giocare sulle teorie complottiste, partendo da quelle sull’allunaggio fino a quelle sugli alieni. Nel complesso, Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna si rivela un film brillante e intelligente, che ci fa sperare di vedere in futuro una nuova collaborazione tra Berlanti e la Johansson.

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Locandina

Fly Me to the Moon - Le due facce della Luna, la locandina italiana del film

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Scheda

Titolo originale: Fly Me to the Moon
Regia: Greg Berlanti
Paese/anno: Regno Unito, Stati Uniti / 2024
Durata: 132’
Genere: Commedia, Sentimentale
Cast: Scarlett Johansson, Woody Harrelson, Channing Tatum, Joe Chrest, Colin Woodell, Christian Clemenson, Colin Jost, Jim Rash, Noah Robbins, Ray Romano, Stephanie Kurtzuba, Alex Veadov, Anna Garcia, Bill Barrett, Greg Kriek, Kelsi Macaluso, Kylee Nicole Peck, Nick Dillenburg, Peter Jacobson, Tim Ware
Sceneggiatura: Rose Gilroy
Fotografia: Dariusz Wolski
Montaggio: Harry Jierjian
Musiche: Daniel Pemberton
Produttore: David Batchelor Wilson, Sarah Schechter, Jonathan Lia, Bill Kirstein, Keenan Flynn, Scarlett Johansson
Casa di Produzione: These Pictures, Apple Studios
Distribuzione: Eagle Pictures

Data di uscita: 11/07/2024

Trailer

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Appassionata di filosofia con un’attenzione particolare rivolta alla storia delle religioni, all’antropologia e alla diverse forme d’arte, si è specializzata in pratiche filosofiche nel 2018, presso la SUCF di Roma. Come giornalista si occupa di cultura, cinema, politica e attualità.

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