VENEZIA 81: SVELATO IL PROGRAMMA, CI SARANNO JOKER 2, QUEER E I NUOVI ALMODÓVAR E LARRAÍN
È stato svelato oggi il ricco programma dell’81esima Mostra del Cinema di Venezia, tra conferme e qualche sorpresa. Joker: Folie à Deux sarà in concorso, mentre tra gli italiani si segnala il nuovo, già discusso Queer di Luca Guadagnino.
È stato annunciato oggi, nella consueta conferenza stampa diffusa in streaming, il programma ufficiale dell’81a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che si terrà dal 28 agosto al 7 settembre. Un’edizione che ha visto l’avvicendamento nel nome del presidente della Biennale (Pietrangelo Buttafuoco, in luogo del precedentemente designato Roberto Cicutto), ma la cui gestione resta comunque saldamente in mano al direttore artistico Alberto Barbera, che la cura ormai da 13 anni a questa parte.
Il neopresidente della Biennale ha comunque voluto salutare il pubblico della Mostra, dichiarandone essenza e istanze di base: “La Mostra, che nasce per assecondare la febbrile contezza della modernità, ha ancora in sé il potere oracolare di leggere la realtà in atto, e di captare ciò che arriverà domani”. Un’introduzione a cui hanno fatto seguito le parole di Barbera, che ha ribadito da par suo la capacità del medium cinema – e della selezione corrente – di captare e offrire momenti di riflessione sui temi della modernità.
“Lungi dal rappresentare una sorta di parentesi illusoria nel flusso delle breaking news che ci assillano, il cinema ci offre un’occasione insostituibile di approfondimento e riflessione”, ha dichiarato il direttore artistico. “Se i grandi temi della contemporaneità hanno a che fare con gli attuali, cruenti conflitti armati, con la previsione di una catastrofe climatica, con l’emergere di inarrestabili fenomeni migratori e con la diffusione di movimenti populisti, suprematisti e nazionalisti, questi temi si ritrovano in molti film presenti nel nostro programma”.
“Noi optiamo per le ragioni del confronto”, ha proseguito Barbera, “e non ci sottraiamo a eventuali polemiche che le nostre scelte potranno suscitare;siamo certi che solo la dialettica e la discussione potranno rappresentare il seme di una possibile soluzione ai conflitti del nostro tempo”.
Il Concorso
Entrando nel merito dei titoli annunciati, saranno 21 le opere che quest’anno si contenderanno il Leone d’Oro e gli altri premi del palmares principale. Tra i titoli più attesi, ovviamente, l’annunciato sequel Joker: Folie à Deux, che vedrà il ritorno sul Lido di Todd Phillips e Joaquin Phoenix, nella speranza di bissare quella che fu la clamorosa vittoria del Leone del 2019 col primo Joker. Accanto all’attesissimo sequel diretto da Phillips, troveremo poi un pugno di titoli di assoluto rilievo: si andrà dall’annunciato, e già chiacchieratissimo nuovo film di Luca Guadagnino, intitolato Queer e interpretato da Daniel Craig, al nuovo biopic di Pablo Larraín Maria – con Angelina Jolie nei panni di Maria Callas; dall’esordio in lingua inglese di Pedro Almodóvar The Room Next Door (con un cast guidato da Tilda Swinton, Julianne Moore e John Turturro) alla ricca selezione italiana: all’interno di essa, il bellico Campo di battaglia, diretto da Gianni Amelio, con Alessandro Borghi e Gabriel Montesi a impersonare due medici militari durante la Prima Guerra Mondiale; il nuovo lavoro di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, Iddu, con un Elio Germano che veste i panni di un personaggio ispirato al latitante Matteo Messina Denaro; e il nuovo film di Giulia Louise Steigerwalt, Diva Futura, con un inedito Pietro Castellitto nei panni del re del porno Riccardo Schicchi. Da segnalare poi, sempre all’interno della competizione principale, la presenza del thriller politico The Order, con Jude Law nei panni di un agente dell’FBI alle prese con un pericoloso gruppo di suprematisti bianchi; e infine il thriller erotico Baby Girl, che vedrà protagonista la star Nicole Kidman.
Fuori Concorso
Ad aprire la Mostra, come precedentemente annunciato, ci sarà il nuovo Beetlejuice Beetlejuice, sequel di uno dei classici più amati di Tim Burton, che sarà presentato dallo stesso regista insieme al cast composto da Michael Keaton, Winona Ryder, Jenna Ortega, Justin Theroux e Monica Bellucci; mentre la chiusura sarà destinata a un altro ritorno potenzialmente molto gradito, quello di Pupi Avati al genere gotico/sovrannaturale, col nuovo L’orto americano. Ancora Italia, nella ricca selezione del Fuori Concorso, con l’autobiografico Il tempo che ci vuole, in cui Francesca Comencini esplora il suo rapporto col padre Luigi; e con Leopardi – Il poeta dell’infinito, tramite il quale Sergio Rubini si misurerà con la figura del poeta recanatese, che qui avrà il volto di Alessio Boni.
Se, sul versante più mainstream, la principale sezione non competitiva offre Wolfs, thriller di Jon Watts, con George Clooney e Brad Pitt a interpretare due killer professionisti costretti loro malgrado a collaborare, su quello più autoriale porterà sul Lido gli attesissimi nuovi lavori di Lav Diaz (Phantosmia, dramma in cui il regista filippino tornerà a esplorare la realtà politica del suo paese), Takeshi Kitano (il thriller Broken Rage, finito di montare solo pochi giorni fa) e Harmony Korine (lo sperimentale Baby Invasion, contaminazione pulp tra cinema e videogame). Graditi ritorni, al Lido, saranno poi quello del maestro nipponico Kiyoshi Kurosawa, che oltre un ventennio dopo Kairo tornerà nel suo Cloud a esplorare la paura generata dalla Rete; e quello di Claude Lelouch, con la sua commedia corale Finalement.
Da segnalare infine, nel Fuori Concorso, una sezione dedicata specificamente alle serie, composta da alcune opere (“film lunghissimi”, come li ha chiamati Barbera) da presentare rigorosamente per intero: nello specifico, parliamo del thriller psicologico Disclaimer di Alfonso Cuaron, del dramma romantico The New Years di Rodrigo Sorogoyen, incentrato su una relazione tra un uomo e una donna protratta per dieci anni, del distopico Families Like Ours del regista danese Thomas Vinterberg, ambientato in una Danimarca sommersa dalle acque, e dell’atteso M. Il figlio del secolo, produzione Sky Original ispirata al romanzo di Antonio Scurati.
Orizzonti
L’apertura della più importante sezione di ricerca della Mostra, Orizzonti, sarà dedicata come annunciato all’opera seconda di Valerio Mastandrea, Nonostante; una sezione che parlerà italiano anche col nuovo lavoro di Francesco Costabile, Familia, dramma incentrato su una famiglia alle prese con un padre violento, e con Diciannove di Giovanni Tororici, dramma contemporaneo con al centro la figura di un giovane assorbito dallo studio della letteratura medievale. Ci si sposta poi a Israele con Of Gods and Men, coming of age che segna l’opera seconda di Dani Rosemberg, e in Francia con L’attachement, dramma che vedrà un cast guidato da Valeria Bruni Tedeschi e Pio Marmai.
Da segnalare infine, in Orizzonti Extra, il tedesco September 5, dramma politico con protagonisti Peter Sarsgaard e John Magaro, che ricostruirà il drammatico attacco terroristico alle Olimpiadi di Monaco del 1972; e altri due film italiani: il duro dramma sociale Vittoria di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, prodotto da Nanni Moretti, e la commedia La storia del Frank e della Nina, diretta dall’eclettica Paola Randi (al suo attivo già La Befana vien di notte, Beata te).