MAXXXINE

MAXXXINE

di Ti West

Voto: 7

Il terzo capitolo della saga horror diretta da Ti West e con Mia Goth è un thriller venato d’erotismo ambientato nella Los Angeles di metà anni ’80. Maxine sogna di diventare una stella del cinema mentre sulle sue piste c’è un misterioso killer, Night Stalker, che sembra sapere molto del suo passato. Nel cast anche Giancarlo Esposito, Elizabeth Debicki, Lily Collins, Kevin Bacon ma non solo. Dal 21 agosto 2024 in sala.

Vivere e morire al cinema… e fuori

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E venne il terzo. È da vedere, se l’armonia del numero avrà la meglio sul furore cinefilo di Ti West o si troverà un modo di allargare il quadro, “sporcando” la trilogia per farne qualcosa di più libero e aperto. Per il momento, la notizia è che MaXXXine arriva nei cinema italiani il 21 agosto 2024 per Lucky Red. Terzo ad arrivare della più cinefila serie horror degli ultimi anni, il secondo in ordine cronologico, arrivando qualche anno dopo gli eventi raccontati da X – A Sexy Horror Story (2022); il secondo (e migliore) dei tre, che si chiama Pearl (2022) e va assolutamente recuperato, era un prequel. Stavolta siamo a Los Angeles, nel 1985. Con X – A Sexy Horror Story il paradigma (da saccheggiare, omaggiare e rinnovare scavandolo dall’interno) era la combo slasher+porno. Con Pearl, un più sottile omaggio alla tradizione e alla mitologia del cinema hollywoodiano, dal melodramma al musical passando per il film in costume. Stavolta il fondamento è un ambiguo thriller-slasher venato d’erotismo, con Mia Goth, Elizabeth Debicki, Kevin Bacon, Halsey, Moses Sumney, Giancarlo Esposito, Lily Collins, Michelle Monaghan, Bobby Cannavale. Il prestigio del cast tradisce l’ambizione del film. E il peso delle aspettative.

Los Angeles, 1985

MaXXXine, Mia Goth in un momento del film
MaXXXine, Mia Goth in un momento del film

Trilogia di Ti West, con Mia Goth. Parlarne altrimenti non è nelle carte, alla distanza i meriti del cineasta e il talento dell’attrice finiscono per confondersi felicemente. Mia Goth, nel primo film, ambientato nel 1979, si sdoppiava. Era Maxine, aspirante pornostar animata da una passione fuori del comune. Ma anche Pearl, l’anziana e letale macchina della morte – un concentrato di frustrazione e sogni spezzati il cui vissuto verrà approfondito nel prequel – incubo dei protagonisti. In MaXXXine di Pearl non c’è traccia, se non nell’eco di un passato da dimenticare che turba i sogni e la coscienza della protagonista. Maxine ritorna, nell’infuocata Los Angeles di metà anni ’80, e Ti West sa che il clima fuori è esasperato. La mancanza di scrupoli e la licenziosità degli Studios è bilanciata dal moralismo fondamentalista dei manifestanti che si assembrano ai cancelli dei teatri di posa, per protestare contro la “satanica” degenerazione della cultura americana. Maxine ha fatto centro con il porno ma sta invecchiando e non ha nulla da ricavare, a restare nel settore. Fa il provino per il sequel di un film horror che si chiama La Puritana II, con protagonista Molly Bennett (Lily Collins). I produttori hanno qualche dubbio. È l’ostinazione della regista, Elizabeth Bender (Elizabeth Debicki), a convincerli che l’outsider che viene dal porno è quella giusta.

Film di serie B, idee di serie A

MaXXXine, Mia Goth ed Elizabeth Debicki in una sequenza del film
MaXXXine, Mia Goth ed Elizabeth Debicki in una sequenza del film

Si scrive Elizabeth Bender, si legge Ti West. Nell’ambizione della donna sola al comando (in un mondo di uomini), che immagina la Puritana come “un film di serie B con idee di serie A” – così ne parla alla protagonista – c’è il controluce di un regista, di un film e di una trilogia. MaXXXine è la terza tappa di un percorso di riscoperta e rivalutazione di un horror (più o meno slasher) che non sa che farsene, di idee pretenziose e toni ampollosi, preferendo semmai cura formale, rispetto per le convenzioni, recupero di una certa estetica e quel tanto di irriverenza iconoclasta che non guasta. Horror vuol dire violenza, morte, indagine morale. C’è un killer in città, si chiama Night Stalker e uccide giovani donne. Alcune partecipano a misteriose feste su in collina, con tanta gente del cinema. Viene invitata anche Tabby (Halsey) collega di Maxine. Vorrebbe che la accompagnasse ma non succede, meglio così. Maxine resta a casa, con l’amico Leon (Moses Sumney) a guardare film in vhs. È una videocassetta che le recapita il detective privato John Labat (Kevin Bacon), al servizio di un cliente che sembra saperla lunga sul suo passato, a riaprire vecchie ferite. Night Stalker semina una scia di sangue che punta dritta verso la protagonista. La polizia, i detective Williams (Michelle Monaghan) e Torres (Bobby Cannavale) vorrebbero che collaborasse. Maxine, con l’eccezione del suo agente, Teddy Night (Giancarlo Esposito), preferisce muoversi da sola. Il suo viaggio è un’esplorazione del sottobosco del cinema e un’analisi introspettiva. Si tratta di capire quanta voglia abbia di essere una star.

Desideri sfrenati e cinema nostalgico ma nel modo giusto. Non tutto però fila alla perfezione

MaXXXine, Mia Goth e Halsey in una sequenza del film
MaXXXine, Mia Goth e Halsey in una sequenza del film

Spoiler: tanta. A MaXXXine serve, per funzionare, di non staccarsi dalla sua protagonista. E come Mia Goth si mantiene sul crinale di un’intelligente ambiguità – il bisogno di Maxine di affermarsi è il risvolto di un’etica granitica, ma è pronta a tutto, per difendersi – che le permette di imporsi come la più credibile icona di un genere che non ha bisogno soltanto di brividi e shock improvvisi, ma anche di un’adeguata costruzione (psicologica) dei moventi. Il film è la storia di un’ossessione, un’idea fissa – diventare una star – indagata con ironia e partecipazione, senza camuffare le zone d’ombra. Il desiderio di Maxine, il fuoco della sua passione, è diverso da quello degli altri – tutti vogliono qualcosa, tutti hanno a che fare con il cinema, in un modo o nell’altro – per la sua intransigenza e la sua purezza. E se l’aggettivo che si usa spesso, in queste occasioni, retrò, sta in piedi, è perché il gioco nostalgico di Ti West non è una riesumazione scrupolosa ma inerte di stili e atmosfere del cinema che fu – c’è tanto, da Vivere o morire a L.A. di William Friedkin a Omicidio a luci rosse (1984) di Brian De Palma e non solo, anche Psycho – quanto piuttosto il tentativo di riattualizzarne il senso e l’estetica. Qui il film fatica, forse perché sceglie un perimetro di genere limitato da troppe convenzioni/costrizioni narrative e tematiche. E quindi, la seconda metà della storia (e il finale poco soddisfacente) non risolve nella maniera corretta, anzi smorza un po’, la potenza del mistero evocato dalla prima, e la satira sulle zone d’ombra dell’industria del cinema non punge quando potrebbe. È la doppia partita di MaXXXine: un’incisività che oscilla a seconda di quanto vicino stia, il film, a Mia Goth e alla sua intensa caratterizzazione. Restando, con le sue imperfezioni, decisamente sopra la media dell’horror contemporaneo.

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Locandina

MaXXXine, la locandina italiana del film

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Scheda

Regia: Ti West
Paese/anno: Nuova Zelanda, Regno Unito, Stati Uniti / 2024
Genere: Horror, Thriller
Cast: Bobby Cannavale, Elizabeth Debicki, Mia Goth, Sophie Thatcher, Giancarlo Esposito, Toby Huss, Uli Latukefu, Kevin Bacon, Michelle Monaghan, Halsey, Simon Prast, Albert Kong, Brad Swanick, Charley Rowan McCain, Chloe Farnworth, Daniel Lench, Deborah Geffner, Larry Fessenden, Marcus LaVoi, Moses Sumney, Ned Vaughn, Pegah Rashti, Susan Pingleton, Taylor Kowalski, Zachary Mooren
Sceneggiatura: Ti West
Fotografia: Eliot Rockett
Montaggio: Ti West
Musiche: Tyler Bates
Produttore: Kevin Turen, Jacob Jaffke, Ti West, Mia Goth, Harrison Kreiss
Distribuzione: Lucky Red, Universal Pictures

Data di uscita: 28/08/2024

Trailer

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Nato a Roma a un certo punto degli anni '80 del secolo scorso. Laurea in Scienze Politiche. Amo il cinema, la musica, la letteratura. Aspirante maratoneta.

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