CLAUDIO LATTANZI, ADDIO AL REGISTA ITALIANO, UNA CARRIERA TRA THRILLER E HORROR
È scomparso oggi, all’età di 62 anni, il regista Claudio Lattanzi, tra gli esponenti dell’horror italiano degli ultimi decenni. Aveva diretto Killing Birds, e collaborato con Dario Argento e Michele Soavi.
È morto a 62 anni, a Roma, Claudio Lattanzi, regista e sceneggiatore, una carriera dedicata principalmente al cinema di genere, tra thriller e horror. La notizia della scomparsa di Lattanzi si è diffusa stamattina attraverso Facebook; dai messaggi di cordoglio, rimbalzati tra le varie bacheche di professionisti e appassionati di horror, si apprende che il regista sarebbe scomparso dopo una breve malattia.
“Un triste addio al nostro caro amico Claudio Lattanzi che ci ha lasciati questa mattina”, si legge nel messaggio condiviso da Claudio Simonetti, amico e collaboratore del regista. “Una persona adorabile, un grande appassionato di cinema oltre che essere stato un bravissimo regista. Lo voglio ricordare così come in questa foto, una persona sorridente e amabile. Ciao Claudio ci mancherai tanto!”
Nato il 17 aprile 1962 a Porto Sant’Elpidio, Fermo, Claudio Lattanzi aveva mosso i suoi primi passi nel cinema negli anni ‘80, collaborando come assistente alla regia con Dario Argento nel suo Phenomena (1985). Successivamente, strinse una duratura collaborazione con Michele Soavi, facendo da assistente alla regia per Deliria (1987) e La chiesa (1989), quest’ultimo prodotto da Argento.
Nello stesso anno in cui collaborava con Umberto Lenzi per il sequel apocrifo La casa 3 (1988), sempre nelle vesti di assistente alla regia, Lattanzi esordiva dietro la macchina da presa con l’horror di culto Killing Birds, noto anche come Raptors o Uccelli assassini, incentrato su un gruppo di giovani che vengono attaccati da uno stormo di volatili posseduti.
Dopo una pausa di alcuni anni, Claudio Lattanzi era tornato alla regia nel 2018 per il documentario Aquarius Visionarius – Il cinema di Michele Soavi, che venne presentato al Fantafestival di Roma; successivamente, aveva diretto l’horror indipendente Everybloody’s End (2018) e il documentario Il tempo del sogno (2023).