BORDERLANDS

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Borderlands, diretto da Eli Roth e tratto dall’omonimo videogioco, nonostante una inedita Cate Blanchett nei panni della cacciatrice di taglie Lilith, manca di una visione di insieme che armonizzi il cast dei co-protagonisti, così come di uno sguardo originale che possa fornire alla trasposizione cinematografica una valenza autonoma.

Tra splatter e fantascienza

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Eli Roth ha spesso seguito le orme di Quentin Tarantino nella sensibilità e nelle declinazioni cinematografiche, senza però arrivare a maturare uno sguardo registico del tutto peculiare e autonomo; anche in questo Borderlands il problema – rispetto a una difficile trasposizione dal videogioco al film – sembra essere quello di non riuscire a dare unità e compattezza a singoli elementi, che risultano comunque interessanti e degni di nota.

A metà tra Mad Max e Star Wars

Borderlands, Cate Blanchett e Ariana Greenblatt in un momento del film
Borderlands, Cate Blanchett, Ariana Greenblatt e Kevin Hart in un momento del film

Due appaiono i problemi principali: l’ambientazione, che ricorda due capisaldi del cinema di fantascienza quali le saghe di Mad Max e Star Wars, e la difficile integrazione di un cast di protagonisti variegato, con personaggi difficili da caratterizzare in maniera efficace.

Tra tutti, il riferimento più evidente e marcato alla saga di Star Wars è sicuramente il robottino Claptrap (Jack Black), a cui è affidato il compito di alleggerire i momenti di tensione in stile Marvel. Uno dei punti critici, però, sta proprio nel fatto che il folto cast di co-protagonisti non risulti del tutto equilibrato e armonico, nonostante una particolarissima Cate Blanchett (la protagonista Lilith) e una interessante e lievemente inquietante Ariana Greenblatt, nei panni dell’adolescente Tiny Tina, che sarà il motivo iniziale del ritorno di Lilith sul proprio pianeta di nascita, ossia Pandora.

Pandora e la caccia al tesoro

Borderlands, Artiana Greenblatt in una scena del film
Borderlands, Artiana Greenblatt in una scena del film

I nomi, che hanno quasi tutti delle eco mitiche, non sono certo casuali e non lo è neanche quello del pianeta Pandora: pianeta più pericoloso tra tutti nella galassia di Borderlands, è motivo di guerre e tentativi di conquista a causa di un leggendario tesoro “tecnologico”, che sembrerebbe nascosto al suo interno.

A ingaggiare la cacciatrice di taglie Lilith sarà proprio un mecenate interessato al tesoro, un certo Atlas (interpretato da Edgar Ramirez), padre di Tiny Tina.

I topoi del film d’avventura e di fantascienza, dunque, non mancano di certo, ma – purtroppo – questo Borderlands si rivela un’operazione riuscita a metà.

Poca originalità

Borderlands, Jamie Lee Curtis in un'immagine del film
Borderlands, Jamie Lee Curtis in un’immagine del film

All’interno del lavoro sicuramente spicca la scelta di dare risalto maggiore a Lilith rispetto a Tiny Tina, conferendo una linea narrativa più insolita rispetto ai classici coming of age; un peccato, invece, risulta essere il poco spazio che trova Jamie Lee Curtis nel ruolo della stralunata e geniale scienziata archeologa Tannis, migliore amica della madre di Lilith.

Gli altri due personaggi fondamentali, il militare mercenario Roland (Kevin Hart) e lo psycho, “guardia del corpo” di Tina, Krieg (Florian Munteanu) avrebbero necessitato di un maggiore approfondimento.

Interessanti risultano le scene di azione, ma a mancare è il collante che possa tener insieme il tutto in maniera più credibile e originale in un’operazione sicuramente difficile, come quella di trasporre sul grande schermo un videogioco molto complesso.

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Locandina

Borderlands, la locandina italiana del film

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Scheda

Titolo originale: Borderlands
Regia: Eli Roth
Paese/anno: Stati Uniti / 2024
Durata: 102’
Genere: Commedia, Avventura, Fantascienza, Azione, Thriller
Cast: Cate Blanchett, Jamie Lee Curtis, Ariana Greenblatt, Kevin Hart, Haley Bennett, Jack Black, Gina Gershon, Edgar Ramírez, Olivier Richters, Bobby Lee, Florian Munteanu, Janina Gavankar, Benjamin Byron Davis, Emma Papp, Lana Elizabeth Hobson-Borcván, Liliána Kaizer, Riana Emma Balla, Ryann Redmond, Samuel Tamunotoku Gbobo, Sophie Popper, Steven Boyer, Sámuel Siffel, Zsuzsanna Roehnelt
Sceneggiatura: Eli Roth, Joe Abercrombie
Fotografia: Rogier Stoffers
Montaggio: Julian Clarke, Evan Henke
Musiche: Steve Jablonsky
Produttore: Ari Arad, Erik Feig
Casa di Produzione: 2K Games, Arad Productions, Lionsgate Films, Picturestart, Gearbox Studios
Distribuzione: Eagle Pictures

Data di uscita: 07/08/2024

Trailer

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Appassionata di filosofia con un’attenzione particolare rivolta alla storia delle religioni, all’antropologia e alla diverse forme d’arte, si è specializzata in pratiche filosofiche nel 2018, presso la SUCF di Roma. Come giornalista si occupa di cultura, cinema, politica e attualità.

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