BLITZ

BLITZ

Steve McQueen con il suo Blitz ci consegna un film di guerra e “sulla” guerra che ha il sapore di un’avventura spericolata per ragazzi, con accenni alle atmosfere di Oliver Twist. La guerra lampo (blitz) nell’Inghilterra del 1940 viene vissuta dal punto di vista di chi viene colto impreparato a dover fronteggiare un pericolo così grande per sé e i propri cari: la storia di Rita e del piccolo George diviene così una fiaba contemporanea all’interno di un dramma collettivo e sociale. Presentato nella sezione Gran Public della 19a Festa del Cinema di Roma.

L’amore che salva

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Potrebbe sembrare qualcosa di già visto, considerato che di film sulla guerra se ne sono fatti molti e che – purtroppo – negli ultimi anni il tema della guerra sia tornato alla ribalta anche nel cinema, a causa degli sviluppi geo-politici internazionali nell’Europa dell’Est così come in Medio-Oriente; invece Steve McQueen in Blitz dimostra di saper trasformare un film di guerra in un film per (e di) ragazzi, mettendo al centro il piccolo e coraggioso George (interpretato da Elliott Heffernan), protagonista di una storia dentro la storia sullo sfondo dei bombardamenti della guerra lampo del 1940 a Londra.

Una storia dentro la storia

Blitz, Saoirse Ronan, Paul Weller ed Elliot Hefferman in una scena del film di Steve McQueen
Blitz, Saoirse Ronan, Paul Weller ed Elliot Hefferman in una scena del film di Steve McQueen

Una storia dentro la storia, quella raccontata in Blitz, poiché a quella che chiameremmo la “grande storia” della seconda guerra mondiale si affianca l’avventura di George, che sembra uscita da un romanzo di letteratura per ragazzi e permette di guardare gli avvenimenti in una prospettiva più ingenua, ma anche più veritiera.

Con gli occhi di George il mondo appare per quello che è: un fantasmagorico avvicendarsi di personaggi, ma soprattutto un “posto” in cui bisogna decidere nell’arco di 10 secondi di chi potersi fidare e da chi fuggire. Partire dallo sguardo di George equivale a scandire la fragilità e la vulnerabilità a cui ognuno di noi è sottoposto in situazioni stringenti, laddove i blitz aerei rappresentano sicuramente una delle evenienze più pericolose in cui chiunque possa incorrere. Ma oltre alla vulnerabilità di tutti, emerge anche la forza, non solo nella declinazione di un naturale istinto di sopravvivenza, ma anche nell’aspetto delle scelte da compiere.

A dover scegliere cosa fare e di chi fidarsi non sarà solo George, ma anche sua madre Rita (una fantastica Saoirse Ronan) :donna giovane e forte con un naturale talento per la musica, che ha cresciuto il figlio insieme al nonno Gerard (interpretato da Paul Weller) senza il compagno di origini afro-americane, si ritrova a far evacuare dalla piccola città di provincia George, pentendosene però subito dopo.

La discesa negli inferi

Blitz, Saoirse Ronan ed Elliot Hefferman in una sequenza del film di Steve McQueen
Blitz, Saoirse Ronan ed Elliot Hefferman in una sequenza del film di Steve McQueen

Così, inizia la doppia avventura: quella di George che tenta a fatica di tornare dalla madre e quella di Rita, che – rimasta in città – deve barcamenarsi tra le aspettative del datore di lavoro e la ricerca del figlio.

E in questo loro reciproco cercarsi, già di per sé significativo, entrambi incontrano diversi compagni di viaggio – alcuni da cui fuggire, altri preziosi alleati – dando modo di introdurre tematiche sociali e politiche nell’incontro/scontro con i personaggi e le dinamiche della guerra. Blitz acquisisce così anche quel connotato sociale e politico che ha sempre contraddistinto le opere di Steve McQueen, ma in una maniera indiretta e del tutto naturale.

Non c’è dubbio che al centro vi siano le avventure di Rita e George, ma nel loro attraversare la guerra vi è un corteo di personaggi, come si fosse in una contemporanea e dantesca “discesa agli inferi” che, oltre ad avere il valore metaforico ed esemplificativo della fiaba, presenta quello reale e crudo di tragedie che sono storicamente avvenute e che vengono reiterate – in maniera diversa – anche oggi.

Di sorprendente attualità, seppur eminentemente localizzato nell’arco temporale della guerra-lampo del 1940, Blitz fa convergere il registro trasformativo e metaforico della fiaba (e della letteratura per ragazzi) con quello storico del film di guerra. Mai didattico o ridondante, l’ultimo lavoro di Steve McQueen sa raccontare un’avventura dentro l’avventura, creando diversi piani di lettura. Che vi sia un legame esplicito tra il registro politico-sociale e quello esistenziale proprio del film di avventura, è probabilmente il grande merito di questo Blitz.

Locandina

Blitz, la locandina del film di Steve McQueen
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Scheda

Titolo originale: Blitz
Regia: Steve McQueen
Paese/anno: Regno Unito, Stati Uniti / 2024
Durata: 120’
Genere: Drammatico, Guerra, Azione, Storico
Cast: Erin Kellyman, Harris Dickinson, Hayley Squires, Saoirse Ronan, Stephen Graham, John Mackay, Joshua McGuire, Kathy Burke, Adam Somner, Benjamin Clémentine, Charlie Irwin, Elliott Heffernan, Fraser Holmes, Jim Conway, Jonathan Kemp, Lacey Leigh Payne, Liam Smith, Mickey McAnulty, Paul Weller, Rufus Bateman, Sally Messham, Steve Paget, Sue Maund, Thea Achillea, Tom Crawley
Sceneggiatura: Steve McQueen
Fotografia: Yorick Le Saux
Montaggio: Peter Sciberras
Musiche: Hans Zimmer
Produttore: Adam Somner, Yariv Milchan, Tim Bevan, Anita Overland, Eric Fellner, Michael Schaefer, Arnon Milchan, Susan Dolan, Steve McQueen
Casa di Produzione: Working Title Films, Apple Studios, Lammas Park, New Regency Productions
Distribuzione: Apple TV+

Data di uscita: 22/11/2024

Trailer

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Appassionata di filosofia con un’attenzione particolare rivolta alla storia delle religioni, all’antropologia e alla diverse forme d’arte, si è specializzata in pratiche filosofiche nel 2018, presso la SUCF di Roma. Come giornalista si occupa di cultura, cinema, politica e attualità.

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