ADDIO A CARLOS SAURA, IL REGISTA SPAGNOLO È MORTO A 91 ANNI
Carlos Saura si è spento oggi, all’età di 91 anni. Vincitore del Premio della Giuria a Cannes e dell’Orso d’Oro a Berlino, Saura avrebbe dovuto ricevere il Goya d’Onore nella serata di domani.
Carlos Saura, tra i maggiori registi della storia del cinema spagnolo, è morto oggi a Madrid all’età di 91 anni. A dare la notizia della morte del regista, che si è spento a causa di un’insufficienza respiratoria, è stata l’accademia cinematografica spagnola. Nel corso della sua carriera, in cui ha spesso lottato contro la dittatura franchista, Saura si è aggiudicato vari premi internazionali: tra questi il Premio della Giuria al Festival di Cannes nel 1976 per Cría cuervos, e l’Orso d’Oro al Festival di Berlino nel 1981 per In fretta in fretta.
Nato a Huesca il 4 gennaio 1932 da un padre avvocato e una madre pianista, Carlos Saura si rifugia con la sua famiglia durante la guerra civile prima a Madrid, poi a Barcellona e Valencia. Negli anni ‘50 inizia a studiare cinema, e realizza il suo primo film, I monelli, nel 1959. Seguono pellicole come I cavalieri della vendetta (1963), film in costume ambientato nell’800, e La caccia (1965), che inaugura la sua collaborazione – che diverrà praticamente stabile – col produttore Elias Querejeta.
Risale invece al 1967 l’inizio del sodalizio artistico con Geraldine Chaplin, che Saura dirige in Frappé alla menta, Orso d’Argento a Berlino nel 1968; da allora, Chaplin reciterà in molti dei suoi film, tra cui i successivi Lo stress è tre, tre (1968), La tana (1969), Anna e i lupi (1973). Un sodalizio che in seguito diverrà anche sentimentale, e che genererà nel 1974 uno dei sette figli del cineasta.
Ancora con Geraldine Chaplin sono Cría cuervos (1976), Premio Speciale della Giuria a Cannes, Elisa, vita mia (1977), Gli occhi bendati (1978) e Mamà compie 100 anni (1979). Risale invece al 1981 In fretta in fretta, che porta a Saura l’Orso d’Oro alla Berlinale. Tra le sue opere successive sono da segnalare quelle dedicate alla danza, tra cui Bodas de sangre – Nozze di sangue (1981), Carmen Story (1983), L’amore stregone (1986), Flamenco (1995) e Tango (1998).
Tre sono state invece le candidature dei film di Carlos Saura all’Oscar per il miglior film straniero: quella del 1980 per Mamà compie 100 anni, quella del 1984 per Carmen Story, e infine quella del 1999, per Tango.
Proprio domani, Carlos Saura avrebbe dovuto ritirare il Goya d’Onore 2023, nella cerimonia di consegna dei Goya che si terrà a Siviglia. “Sono stato fortunato nella mia vita, perché ho fatto ciò che mi attirava di più”, aveva detto il regista, esprimendo la sua gratitudine per il premio tributato. “Ho diretto cinema, teatro e opera, ho disegnato e dipinto, per tutta la vita”.