ANTOINE FUQUA DIRIGERÀ SHAKA: KING OF THE ZULU NATION, NUOVA SERIE AD AMBIENTAZIONE STORICA
Il regista Antoine Fuqua ha ricevuto il disco verde da Showtime per la realizzazione di un suo vecchio progetto, la storia vera di un guerriero africano del XIX secolo.
Il regista afroamericano Antoine Fuqua (The Equalizer, Southpaw – L’ultima sfida) ha ricevuto da Showtime il disco verde per la realizzazione di Shaka: King of the Zulu Nation, una nuova serie ad ambientazione storica che avrà come teatro il continente africano nel XIX secolo.
La serie racconterà il viaggio personale di un uomo, da un’infanzia segnata e stigmatizzata alla sua ascesa a re guerriero. La sceneggiatura è opera degli scrittori Olu Odebunmi e Tolu Awosika (The Terminal List), mentre a produrre ci saranno Ben Silverman e Howard T. Owen per la Propagate, insieme alla Fuqua Films e ai CBS Studios.
L’ispirazione per il soggetto di Shaka: King of the Zulu Nation è la vera storia dell’imperatore Zulu di nome Shaka, che riuscì a unire una moltitudine di tribù provenienti dal tutto il continente africano, e trasformò il suo potere in una leggenda. Il progetto deriva da una vecchia idea del regista, che già in un’intervista del 2016 aveva affermato di voler raccontare la storia di un re africano.
“Olu Odebunmi e Tolu Awosika hanno scritto una storia forte ed emozionante, incentrata su un re guerriero africano”, ha detto Gary Levine, presidente di Showtime Networks. “La passione di Antoine per il progetto, insieme al suo formidabile talento, promettono una serie epica che sarà diversa da qualsiasi cosa mai vista in televisione”.
“Questo progetto offre una porta verso la scoperta del nostro passato, in un periodo critico per la nostra storia, eppure così spesso marginalizzato”, ha dichiarato Antoine Fuqua. “Attraverso Shaka: King of the Zulu Nation, speriamo di dare vita a questa saga, a tutte le lacrime, il sudore e il sangue, a tutta la gioia e al dolore, a tutta l’intimità, intensità e umanità che contiene. In breve, scuoteremo il mondo con questa serie”.
