CANNES 2022: LES PIRES VINCE UN CERTAIN REGARD, OGGI LA PALMA D’ORO

CANNES 2022: LES PIRES VINCE UN CERTAIN REGARD, OGGI LA PALMA D’ORO

A sorpresa, il film francese Les pires si è aggiudicato il premio della sezione Un Certain Regard. Oggi il festival assegna la Palma d’Oro e gli altri premi del concorso.

Pubblicità

Si chiude il sipario sul Festival di Cannes 2022, con l’assegnazione, ieri sera, dei premi della sezione Un Certain Regard, e con l’attesa premiazione del concorso di oggi. A sorpresa, ieri la giuria della principale sezione collaterale del festival, presieduta da Valeria Golino, ha premiato il film francese Les pires, opera prima dei registi Lise Akoka e Romane Gueret. Una scelta che ribalta i pronostici, che volevano in pole position l’ucraino Butterfly Vision di Maksim Nkonchnyi.

Les pires, storia di un gruppo di ragazzini della provincia francese che viene scelto per partecipare alle riprese di un film – nonostante vengano considerati da tutti “i peggiori” – si è aggiudicato il premio più ambito di Un Certain Regard. Il film verrà distribuito in Italia da I Wonder Pictures. Il “coup de coeur” della giuria è andato invece a Rodeo di Lola Quivoron, mentre il premio per la sceneggiatura è stato assegnato al dramma Mediterran Fever, di Maha Haj.

Come migliore regista è stata premiato il documentarista Alexandru Belc col suo esordio nel cinema di finzione, Metronom; miglior attrice e miglior attore sono invece risultati, rispettivamente, Vicky Krieps per il dramma in costume Corsage, ritratto dell’imperatrice Elisabetta d’Austria, e Adam Bessa per il lungometraggio egiziano-britannico Harka. Il premio della giuria è stato assegnato a Joyland di Sim Sadiq, film che vede per la prima volta il Pakistan ottenere un riconoscimento a Cannes: l’opera di Sadiq racconta la love story tra il rampollo di un’importante famiglia religiosa e una ballerina trans.

Il totopalma di oggi: i film in concorso

Nella giornata di oggi verrà assegnata la Palma d’Oro, oltre ai restanti riconoscimenti per i film in concorso, che chiuderanno definitivamente il sipario su questa settantacinquesima edizione del Festival di Cannes. In pole position per la Palma sembra esserci Broker di Hirokazu Koreeda, film con cui il regista giapponese affronta il dramma dei bambini abbandonati che diventano oggetto di commercio. Un film, quello di Koreeda, che vede anche ben piazzato, nella corsa come miglior attore, il suo protagonista Song Kang-ho, già interprete del Mr. Kim di Parasite.

Tra i principali candidati alla Palma c’è anche il nuovo film di Park Chan-wook Decision to Leave, che si muove tra il thriller e il dramma romantico in stile In the Mood for Love: il film coreano racconta la storia d’amore tra un commissario di polizia e una donna sospettata di essere una pluriomicida. Un premio potrebbe averlo anche l’apprezzato nuovo film di James Gray Armageddon Time, lavoro dalla forte componente autobiografica e racconto del Queens degli anni ‘80.

Appare difficile invece che venga tributato il massimo riconoscimento a David Cronenberg e al suo complesso e magnetico Crimes of the Future: tuttavia, il ritorno alla regia dopo otto anni di Cronenberg potrebbe ottenere almeno un premio speciale. È stato molto apprezzato anche il dramma Les Amandiers di Valeria Bruni Tedeschi, racconto della giovinezza dell’attrice/regista a fine anni ‘80: ma la presenza nel cast della figlia del presidente di giuria, Vincent Lindon, rende problematica l’assegnazione di un eventuale premio.

Viene dato come possibile pretendente, anche se non proprio ai primissimi posti, anche il nuovo film di Ruben Östlund Triangle of Sadness, ritorno del regista svedese a Cannes dopo la Palma d’Oro del 2017 per il suo The Square. Si è inoltre parlato molto, tra i film in concorso, anche di Boy from Heaven, dramma ambientato al Cairo – nell’università di Al-Azhar, principale centro di potere dell’Islam sunnita – del regista svedese di origini egiziane Tarik Saleh. Completano il concorso anche il nuovo lavoro del belga Lukas Dhont (il dramma in stile Dardenne, Close), il russo Tchaikovsky’s Wife di Kirill Serebrennikov – con un’ottima Aliona Mikhaïlova – e l’ultimo film di Cristian Mungiu R.M.N.

Tra gli italiani, appare poco probabile l’assegnazione di una Palma per il bel film di Mario Martone Nostalgia, anche considerati i precedenti premi tributati dai giurati francesi al regista: appare più verosimile, in questo senso, un eventuale premio al protagonista Pierfrancesco Favino. Resta invece defilato, almeno nelle previsioni iniziali, il dramma diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch Le otto montagne, tratto dal romanzo di Paolo Cognetti, e Luca Marinelli protagonista.

Pubblicità
Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.