CANNES 2023, ARRIVANO ALICIA VIKANDER E L’OMAGGIO A GODARD

CANNES 2023, ARRIVANO ALICIA VIKANDER E L’OMAGGIO A GODARD

Tra i titoli in concorso della giornata di oggi, 21 maggio, l’affresco storico di Firebrand, con Alicia Vikander e Jude Law. Da segnalare poi l’omaggio a Jean-Luc Godard, in Cannes Classics, con Godard par Godard.

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La giornata di oggi, domenica 21 maggio, porta a Cannes 2023 titoli forse meno “glamour” rispetto ai giorni passati, ma comunque all’insegna della varietà e della sostanza. Una proposta che ha al suo centro alcune proiezioni del concorso – tra cui quella del dramma storico Firebrand, interpretato da Alicia Vikander e Jude Law – e un Cannes Classic che rende il doveroso omaggio a Jean-Luc Godard, maestro della Nouvelle Vague (e non solo) scomparso lo scorso settembre: la sezione ospiterà infatti il documentario di Florence Platarets Godard par Godard. Ma andiamo con ordine.

Tra le proposte del concorso, come si diceva, particolare rilievo ha Firebrand, film diretto dal regista Karim Aïnouz da una sceneggiatura di Jessica Ashworth e Henrietta Ashworth; il film, un dramma storico ispirato al romanzo del 2013 Queen’s Gambit di Elizabeth Fremantle, vede Alicia Vikander nel ruolo di Katherine Parr, sesta e ultima moglie di Enrico VIII (che ha il volto di Jude Law).

Un'immagine di Sandra Huller nel film Anathomie d’une chute
Un’immagine di Sandra Huller nel film Anathomie d’une chute

Tra i film in corsa per la Palma d’Oro segnaliamo poi il dramma processuale Anatomie d’une chute, diretto da Justine Triet, scritto da quest’ultima insieme ad Arthur Harari; al centro della sua trama c’è il personaggio interpretato da Sandra Hüller, nel ruolo di una scrittrice che cerca di dimostrare la sua innocenza per la morte del marito.

Il terzo film offerto oggi dal concorso è il thriller drammatico Club Zero, diretto dall’austriaca Jessica Hausner (già regista di Little Joe): nella trama, Mia Wasikowska interpreta Miss Novak, nuova insegnante di un liceo privato britannico che ha creato un corso di nutrizione consapevole basato su concetti innovativi. Il cosiddetto Club Zero, messo in piedi dall’insegnante, si rivelerà presto, tuttavia, una realtà molto pericolosa.

Cecile de France e Vincent Macaigne in una foto di Bonnard, Pierre et Marthe
Cecile de France e Vincent Macaigne in una foto di Bonnard, Pierre et Marthe

Tra le opere fuori concorso presentate oggi segnaliamo invece il biopic Bonnard, Pierre et Marthe, diretto da Martin Provost, con Cecile de France e Vincent Macaigne; la trama ruota intorno al matrimonio tra il pittore Pierre Bonnard e la moglie Marthe, raccontato nell’arco di cinquant’anni. Una storia che vuole essere una riflessione sul ruolo femminile, spesso occultato, nella fortuna di molti grandi artisti di ieri e di oggi.

La sezione Un Certain Regard offre il dramma a sfondo sociale If Only I Could Hybernate, diretto da Zoljargal Purevdash: ambientato in un quartiere povero di Ulaanbaatar, in Mongolia, il film racconta la storia di Ulzii, un adolescente deciso a vincere un concorso per ottenere una borsa di studio. La partenza della madre, che trova lavoro in campagna, costringerà tuttavia il ragazzo a dividersi tra la necessità di prendersi cura dei suoi due fratelli e il suo desiderio di studiare per il concorso.

Un'immagine del regista Jean-Luc Godard di fronte alla locandina di Le petit soldat
Un’immagine del regista Jean-Luc Godard di fronte alla locandina di Le petit soldat

La Quizaine des cineastes propone invece Le livre de solutions, di un regista sempre originale come Michel Gondry: il film ha per protagonista il regista Marc (interpretato da Vincent Lacoste), che si rifugia con la sua troupe in un piccolo villaggio delle Cévennes, ospitato da sua zia Denise, per finire il suo film. In quel luogo, la sua creatività si scatena in forme bizzarre, con un insieme di idee che lo portano a scrivere il cosiddetto Libro delle soluzioni, guida pratica per un gran numero di problemi.

Infine, segnaliamo il già citato omaggio a Jean-Luc Godard, presentato in Cannes Classic, nella forma del documentario Godard par Godard di Florence Platarets: il film, sorta di autoritratto d’archivio del regista, ripercorre la sua vita e la sua carriera attraverso il suo particolare punto di vista, le sue parole e soprattutto le sue opere. Un’opera che vuole essere la narrazione del percorso di un maestro che si è caratterizzato per l’eclettismo e la capacità di rielaborare fonti di ispirazione variegate e diversissime, in una sintesi sempre originale e personale.

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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