È MORTO JAMES CAAN, ADDIO AL SONNY DE IL PADRINO

È MORTO JAMES CAAN, ADDIO AL SONNY DE IL PADRINO

Addio a James Caan: a dare l'annuncio della scomparsa dell'attore, che aveva 82 anni, sono stati i suoi canali social. Una lunga carriera, la sua, che toccò l’apice negli anni ‘70 col primo film della saga di Francis Ford Coppola.

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Addio a James Caan, attore hollywoodiano tra i più significativi degli anni ‘70, una lunga carriera che toccò l’apice con l’interpretazione di Sonny Corleone nel classico di Francis Ford Coppola Il padrino. A dare la notizia della morte di Caan, che aveva 82 anni, sono stati i suoi canali social. Sulla sua pagina Twitter si legge il seguente messaggio: “È con grande tristezza che vi informiamo della scomparsa di Jimmy nella sera del 6 luglio. La famiglia apprezza il grande flussodi amore e di condoglianze, e vi chiede di continuare a rispettare la sua privacy in questo momento difficile”.

Nato nel Bronx, a New York, il 26 maggio 1940, James Caan scoprì la passione per la recitazione durante il suo soggiorno universitario a Hempstead, quando decise di dedicarsi agli studi di arte drammatica. I suoi esordi sono sul piccolo schermo negli anni ‘60, in serie quali la classica Gli intoccabili. Tra i suoi primi ruoli per il cinema si segnalano il thriller Un giorno di terrore (1964) e il western El Dorado (1966), in cui affiancò John Wayne.

Nel 1969 ci fu l’incontro con Coppola, per cui interpretò il ruolo del giocatore di football affetto da danni neurologici in Non torno a casa stasera. Nel 1970 vestì i panni di un altro sportivo malato nel film tv drammatico La canzone di Brian; mentre l’anno successivo ci fu la consacrazione col ruolo di Sonny Corleone ne Il padrino, che gli valse una candidatura all’Oscar per il miglior attore non protagonista.

Tra i suoi ruoli del decennio, forse quello più felice artisticamente, si segnalano quelli di Un grande amore da 50 dollari (1973), Una strana coppia di sbirri (1974), Killer Elite (1975), in cui affiancò Robert Duvall, Rollerball (1975), Quell’ultimo ponte (1977), Arriva un cavaliere libero e selvaggio (1978) e Capitolo secondo (1979). Il suo successo in questo periodo lo portò a ottenere una stella sulla Hollywood Walk of Fame nel 1978.

Nel 1980 James Caan esordì dietro la macchina da presa col dramma Li troverò a ogni costo, apprezzato dalla critica ma poco fortunato commercialmente. Nel 1981 Strade violente, noir di Michael Mann, gli procurò nuovi elogi da parte della critica, in un ruolo considerato artisticamente vicino a quello de Il padrino.

Dopo un periodo di inattività, in cui dovette combattere con la depressione e la dipendenza da cocaina, Caan tornò a lavorare con Coppola in Giardini di pietra (1987). Tra i film degni di nota del decennio successivo vanno ricordati Dick Tracy (1990), Misery non deve morire (1990), in cui affiancò Kathy Bates, e Mi gioco la moglie… a Las Vegas (1992), con Nicolas Cage. Nel 1996 apparve nell’action movie con Arnold Schwarzenegger L’eliminatore – Eraser.

Negli anni successivi, Caan fu attivo anche sul piccolo schermo, con prodotti come Las Vegas (serie andata in onda dal 2003 al 2007) e Back in the Game (2013-2014). La sua ultima apparizione cinematografica è quella dell’inedito Queen Bees, commedia romantica in cui ha affiancato Ellen Burstyn, risalente al 2021.

James Caan ha avuto cinque figli dai quattro matrimoni avuti nel corso degli anni (con l’attrice Dee Jay Mathis e Sheila Ryan, con Ingrid Hajek e con la costumista Linda Stokes); uno di loro, Scott Caan, ha a sua volta intrapreso la carriera di attore, facendosi notare tra le altre cose nella saga di Ocean’s Eleven.

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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