GINA LOLLOBRIGIDA, ADDIO ALLA BERSAGLIERA DEL CINEMA ITALIANO
È morta a 95 anni Gina Lollobrigida, grande protagonista del cinema italiano dal secondo dopoguerra in poi. Tra i suoi ruoli più iconici, la Bersagliera in Pane, amore e fantasia e la Fata Turchina di Pinocchio, entrambi per la regia di Luigi Comencini.
Addio a Gina Lollobrigida, grande protagonista del cinema italiano, icona di fascino e prototipo (insieme alla rivale Sophia Loren) della diva italiana che da sex symbol riesce a diventare star internazionale. Una carriera, quella di Lollobrigida, segnata da tanti ruoli memorabili, tra cui spiccano quello della Bersagliera – interpretato nel 1953 nel fortunato Pane, amore e fantasia – e quello della Fata Turchina nello sceneggiato Pinocchio: ruoli entrambi interpretati per quello che può essere considerato il regista che più di tutti l’ha valorizzata, Luigi Comencini.
A dare l’annuncio della scomparsa della Lollo, com’era da tutti conosciuta, un comunicato della famiglia: “La Bersagliera ci ha lasciato. Profondamente addolorati ne danno il triste annuncio il figlio Milko e suo nipote Dimitri. La famiglia chiede, in questo momento di grande dolore, da parte dei media il massimo rispetto. Seguiranno ulteriori comunicazioni in merito”. Anche la storica rivale Sophia Loren ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa dell’attrice. “Sono profondamente scossa e addolorata”, ha commentato Loren.
Nata a Subiaco il 4 luglio 1927, Luigia Lollobrigida detta Gina cresce in una famiglia di produttori di mobili, che durante la guerra perde tutti i suoi beni. Gli esordi al cinema arrivano già a metà anni ‘40 in piccoli ruoli, ma il successo giunge negli anni successivi con titoli quali Campane a martello di Luigi Zampa (1949), Achtung, Banditi! (1951) di Carlo Lizzani, e Fanfan la Tulipe di Christian-Jaque, che nel 1952 ne fa una star anche in Francia.
Sempre nel 1952, Gina Lollobrigida ottiene una grande popolarità con Altri tempi di Alessandro Blasetti, in cui interpreta, a fianco di Vittorio De Sica, l’episodio Il processo di Frine; un anno dopo, ancora accanto a De Sica, l’attrice interpreta il suo ruolo più popolare, ovvero quello della Bersagliera in Pane, amore e fantasia di Luigi Comencini. Un ruolo tanto popolare da convincerla a tornare un anno dopo nel sequel Pane, amore e gelosia, salvo poi rifiutare, nel 1955, il terzo capitolo della trilogia, che fu invece interpretato da Sophia Loren.
Il successo, da allora, è travolgente, tra produzioni italiane in cui Lollobrigida approfondisce le sue doti drammatiche (La provinciale di Mario Soldati, La romana di Luigi Zampa e Mare matto di Renato Castellani) e grossi successi internazionali quali Il tesoro dell’Africa di John Huston – con Humphrey Bogart e Jennifer Jones – La donna più bella del mondo, biografia su Lina Cavalieri che le frutta un David di Donatello, Trapezio di Carol Reed con Tony Curtis, Il gobbo di Notre Dame (1957) con Anthony Quinn, e Salomone e la regina di Saba (1959). Con Torna a settembre vince un Golden Globe, mentre Venere imperiale le frutta un David di Donatello e un Nastro d’argento.
È del 1972 l’altro ruolo in cui viene spesso ricordata, quello dell’amorevole Fata Turchina nella versione televisiva di Pinocchio di Luigi Comencini, ancor oggi considerata come uno dei migliori adattamenti del romanzo di Collodi. Dalla metà del decennio, Gina Lollobrigida dirada molto le sue apparizioni cinematografiche, per dedicarsi soprattutto alla fotografia e alla scultura. È di questi anni (precisamente del 1971) il divorzio dal marito Milko Skofic, medico sloveno sposato nel 1949, da cui era nato il figlio Miko Jr.
Risale al 1988 l’apparizione nella serie americana Falcon Crest, che la pone di nuovo all’attenzione del pubblico internazionale, mentre è dell’anno dopo la partecipazione al remake televisivo de La romana, firmato da Giuseppe Patroni Griffi, in cui interpreta la madre della protagonista, che aveva il volto di Francesca Dellera. Nel 1996 riceve il David di Donatello alla Carriera dalle mani di Gian Luigi Rondi, mentre nel 2006 ottiene un altro riconoscimento speciale in occasione del cinquantenario del premio da lei vinto nel 1956.
A sorpresa, nel 2006 Gina Lollobrigida annuncia un nuovo matrimonio, quello con l’imprenditore spagnolo Javier Rigau, di 34 anni più giovane di lei; un matrimonio che finisce poco dopo con la denuncia da parte dell’attrice di aver subito una truffa da parte di Rigau, che a suo dire aveva voluto sposarla per procura con una procedura non legalmente valida. Al compimento dei suoi ottantotto anni, l’attrice dichiarò a sorpresa che sarebbe tornata al cinema solo se chiamata da Steven Spielberg.