GUILLERMO DEL TORO PRESENTA IL SUO PINOCCHIO
Guillermo Del Toro mostra in anteprima a Vanity Fair le prime immagini della sua versione di Pinocchio. Un inno alla disobbedienza. Il film in stop-motion infatti sarà ambientato in Italia negli anni del Fascismo.
Guillermo Del Toro ha finalmente svelato il suo Pinocchio.
Una versione stop-motion che già dalle prime immagini diffuse in esclusiva da Vanity Fair si mostra incredibile. Ma le sorprese sono tante e finalmente, a quattro anni dall’annuncio di inizio produzione bloccata più volte anche a causa della Pandemia, possono essere raccontate. In una lunga intervista al settimanale femminile, Del Toro ha raccontato il senso ultimo di questo suo progetto, un vero inno all’anticonformismo e alla sana ribellione.
Il film è ambientato in Italia durante gli anni dell’ascesa del Fascismo e questo, per l’autore messicano, è stato un punto di partenza essenziale. “Erano anni in cui tutti si comportavano come burattini”. Tutti, tranne Pinocchio, la cui disobbedienza diventa una virtù e non un difetto (come invece emerge dalla classica versione di Carlo Collodi).
Del Toro ha poi parlato delle somiglianze tra Pinocchio e Frankenstein. “Sono entrambe storie su due creature gettate nel mondo, entrambe create dal loro padre. Padri che si aspettano che siano figli buoni, che sappiano già cosa sia giusto fare con le cose importanti della vita”.
Diretto con Mark Gustafson e cullato per lunghi 15 anni, il Pinocchio di Guillermo Del Toro può contare su un cast vocale di primissimo livello. David Bradley (l’Argus Gazza di Harry Potter) è Geppetto, Gregory Mann è Pinocchio, Ewan McGregor è il grillo parlante. Mentre Christoph Waltz dà la voce alla Volpe, Ron Perlman a Mangiafuoco e, ciliegina finale, il Finn Wolfhard di Stranger Things, a Lucignolo.
Non finisce qui, perché Tilda Swinton è Fata Turchina, Cate Blanchett la Colomba e John Turturro è Mastro Ciliegia.
Pinocchio sarà disponibile su Netflix a Dicembre.