JACKIE CHAN LODA IL PARTITO COMUNISTA CINESE: “VORREI FARNE PARTE”

JACKIE CHAN LODA IL PARTITO COMUNISTA CINESE: “VORREI FARNE PARTE”

L’attore di Hong Kong, che più volte si era espresso in passato a favore del partito al potere in Cina, ha espresso pubblicamente il desiderio di farne parte.

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Jackie Chan è una grande star in Asia e ormai da decenni in tutto il mondo, ma le sue posizioni politiche sono da sempre controverse. L’attore e artista marziale, infatti, si è spesso espresso a favore del Partito Comunista Cinese, lodandone la politica e partecipando ad alcune attività di promozione nazionalista condotte dal partito. Ora, l’attore si è espresso di nuovo a favore del gruppo cinese al potere, auspicando di poterne far parte.

Intervenendo in un simposio nel contesto dei festeggiamenti per il centesimo anniversario del Partito, e per celebrare la politica del leader Xi Jinping, Jackie Chan ha esplicitamente lodato quest’ultimo e le sue azioni. “Posso vederla, la grandezza del Partito”, ha detto. “Il Partito realizzerà ciò che propone, e manterrà le sue promesse in molto meno di 100 anni, ma solo in pochi decenni. Voglio entrare a far parte del Partito”.

Il convegno a cui Chan ha partecipato invitava i personaggi del cinema (strumento da sempre considerato molto importante per la politica cinese) a esprimere la propria visione sul discorso tenuto dal presidente Xi Jinping in occasione della festa del 1 luglio, data in cui cadeva il centesimo anniversario dalla fondazione del partito. L’iniziativa è pensata come potenziale rafforzamento della politica cinese nella sua gestione dell’emergenza-coronavirus, ma anche nella risposta alle recenti proteste di Hong Kong.

Gli esperti avrebbero detto che proprio la posizione di Chan rifletterebbe “la comprensione sempre più oggettiva e razionale da parte delle elite di Hong Kong della politica del partito”. Di fatto, Jackie Chan fin dal 2019, anno del culmine delle proteste per i diritti umani a Hong Kong, aveva sottolineato la sua fedeltà al partito, partecipando a una campagna mediatica che ne lodava le iniziative nazionaliste.

Io provo l’orgoglio di essere cinese in qualsiasi luogo mi trovi”, aveva dichiarato Chan. “La bandiera rossa è in grado di andare dappertutto, ed è rispettata ovunque. Credo che la sicurezza, la stabilità e la pace siano essenziali come l’aria fresca. Non ti rendi conto di quanto possa essere preziosa una cosa del genere finché non la perdi”.

Jackie Chan, che può vantare una carriera ultracinquantennale giunta al culmine negli anni ‘70 e ‘80 (con kung fu comedy di successo quali Drunken Master, Il serpente all’ombra dell’aquila e Il ventaglio bianco), ha recentemente curato la produzione del film d’animazione statunitense e cinese Il drago dei desideri. L’attore sessantasettenne, attualmente, ha in progetto i film cinesi SNAFU e The Diary, entrambi attesi tra fine 2021 e inizio 2022: nel primo, Chan sarà attore, mentre nel secondo farà da regista, sceneggiatore e produttore.

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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