RUBEN FLEISCHER: “UN SEQUEL DI UNCHARTED? SPERO PROPRIO DI SÌ”
Dopo l’ottima apertura del suo film tratto dall’omonima saga di videogame, con Tom Holland protagonista, Ruben Fleischer ha dichiarato la sua volontà di tornare dietro la macchina da presa per un sequel.
Uncharted è appena arrivato in sala (con una sontuosa apertura), ma il regista Ruben Fleischer già pensa a un ipotetico secondo episodio. Un pensiero logico, visti gli incassi nel primo week-end del film con Tom Holland (51 milioni di dollari negli USA, 139 a livello mondiale) per un regista che si è rapidamente affezionato a una “creatura” fatta sua dopo varie traversie: com’è noto, infatti, sono stati tanti i nomi che si sono succeduti come ipotetici registi della trasposizione videoludica, da quando questa fu annunciata nel 2008 (tra questi, David O. Russell, Neil Burger, Travis Knight e Shawn Levy, per dirne alcuni).
Ora, nel suo intervento al podcast Hero Nation di Deadline, Fleischer (non nuovo ai franchise: si pensi a Zombieland – Doppio colpo) ha espresso l’auspicio che la sua avventura piena di esotismo à la Indiana Jones non resti unica. Con la condizione, però, che le cose vengano fatte con criterio. “Non posso fare a meno di sperare che faremo un sequel”, ha detto il regista. “Penso che alla Sony siano adeguatamente superstiziosi, e che non programmino le cose senza sapere come verranno poi ricevute”. Non stupirebbe affatto la trasformazione del personaggio (la cui storia videloudica è già lunga) in un nuovo franchise cinematografico, vista anche la popolarità del suo interprete.
Nel podcast, Ruben Fleischer ha poi parlato dei suoi modelli cinematografici, citando i registi dei classici anni ‘80 come George Lucas, Robert Zemeckis, Steven Spielberg e Martin Brest; e dichiarando inoltre il suo tributo a John Landis. “Credo che sia stato il regista più inatteso, probabilmente”, ha dichiarato Fleischer, citando classici come Animal House, Blues Brothers, Una poltrona per due, Il principe cerca moglie e Un lupo mannaro americano a Londra. Senza dimenticare il video di Thriller con Michael Jackson.
“È responsabile per la creazione di un genere”, ha detto Fleischer. riferendosi proprio a Landis e al suo lavoro tra Blues Brothers e Thriller. “L’antecedente puoi vederlo in Blues Brothers, perché ognuna di quelle piccole scene è un video musicale. Aretha Fraklin che canta Respect in una tavola calda è una scena che vale quanto qualsiasi videoclip che io abbia mai visto. Se ci aggiungi Thriller, e l’impatto culturale che ha avuto, puoi dire che lui abbia creato MTV. Non credo che Landis abbia avuto il giusto apprezzamento, per la mole di lavoro che ha fatto”.