STEVEN SPIELBERG SPIEGA PERCHÉ HA VOLUTO FARE WEST SIDE STORY

STEVEN SPIELBERG SPIEGA PERCHÉ HA VOLUTO FARE WEST SIDE STORY

Il regista, in un video, ha parlato del motivo per cui abbia scelto di realizzare, a così tanti anni di distanza, una nuova versione del noto musical.

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Il nuovo West Side Story, diretto da Steven Spielberg e prodotto dalla 20th Century Fox, arriverà a breve nelle sale di tutto il mondo. Si tratterà di una versione aggiornata del classico musical degli anni ‘50, rappresentato per la prima volta nel 1957 a Washington e a Broadway, e successivamente portato sullo schermo nell’omonimo film di Jerome Robbins e Robert Wise nel 1961. Il musical originale, ispirato alla classica storia shakespeariana di Romeo e Giulietta, raccontava la storia di due giovani appartenenti a due bande rivale, i Jets e gli Sharks, che vivono un contrastato e difficile amore.

Ora, in un video recentemente condiviso dalla Fox, Steven Spielberg ha voluto spiegare perché abbia scelto di realizzare, a così tanti anni di distanza, una nuova versione di West Side Story. “Ero intrigato dall’idea di fare un musical, e mi chiedevo quale sarebbe stato quello giusto”, ha spiegato il regista. “E non potrei mai dimenticarmi la mia infanzia. Avevo 10 anni quando ascoltai la prima volta l’album di West Side Story. E non se n’è mai andato dalla mia mente. Ora ho potuto realizzare quel sogno, e mantenere la promessi che mi ero fatto: devi fare West Side Story.

Il regista ha parlato poi di come il tema del musical sia tuttora molto attuale. “Le divisioni tra persone di mentalità diverse sono vecchie come il mondo”, ha detto Spielberg. “E le divisioni tra gli Sharks e i Jets, nel 1957, quelle che hanno ispirato il musical, erano profonde. Ma loro non erano così divisi come noi lo siamo oggi. Poi, nel bel mezzo della stesura dello script, che ha richiesto cinque anni, le cose si sono allargate. Ed è questo che credo, tristemente, in un certo senso abbia reso la storia di queste divisioni culturali – e non solo territoriali – ancora più rilevante oggi di quanto non lo fosse nel 1957”.

Ma, secondo Steven Spielberg, il messaggio di West Side Story è positivo e importante a prescindere dal periodo storico, visto che la sua storia parla a tutte le generazioni. “È una storia così profonda che parla a qualsiasi generazione. Parla di come l’amore stabilisca ponti sopra a qualsiasi divisione. È una storia senza tempo, nel senso che quella storia è giusto che ce la ricordiamo più spesso possibile”.

Scritto dal vincitore del Pulitzer e del Tony Award Tony Kushner, il nuovo West Side Story ha un cast che comprende i nomi di Ansel Elgort (Tony), Rachel Zegler (María), Ariana DeBose (Anita), David Alvarez (Bernardo), Mike Faist (Riff), Josh Andrés Rivera (Chino), Ana Isabelle (Rosalía), Corey Stoll (Tenente Schrank), Brian d’Arcy James (Agente Krupke) e Rita Moreno (Valentina). Il film uscirà il prossimo 10 dicembre nelle sale statunitensi, e il successivo 23 dicembre in quelle italiane.

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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