THE LAST DUEL, RIDLEY SCOTT SE LA PRENDE CON UN GIORNALISTA: “VADA A FARSI FOTTERE”

THE LAST DUEL, RIDLEY SCOTT SE LA PRENDE CON UN GIORNALISTA: “VADA A FARSI FOTTERE”

Il regista, durante un’intervista video, ha perso le staffe con un giornalista, che aveva insinuato che The Last Duel fosse più realistico di alcuni suoi film precedenti.

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Ridley Scott, per un motivo o per l’altro, negli ultimi giorni è spesso al centro delle polemiche. Dopo aver incolpato i millennial per il flop commerciale di The Last Duel, e aver battibeccato a distanza con gli eredi della famiglia Gucci – che avevano tacciato di scarso rispetto e aderenza ai fatti il nuovo House of Gucci – il regista ha ora apostrofato in malo modo un giornalista, durante un’intervista per il tour promozionale del suo penultimo film.

L’intervista, come riportato da IndieWire, è subito diventata virale su Twitter, dov’era stata condivisa dall’account di un utente russo. “È un film molto realistico”, aveva detto il giornalista riferendosi proprio al lavoro interpretato da Matt Damon e Adam Driver. “Sembra più realistico di Le crociate o Robin Hood, se vogliamo parlare di questo”. La reazione del regista è stata stizzita e molto esplicita: “Signore, vada a farsi fottere. Si faccia fottere. Grazie. Grazie mille. Si fotta. Vada a farsi fottere, signore. Andiamo avanti”.

The Last Duel è il primo dei due film di Ridley Scott usciti quest’anno, prima del recentissimo House of Gucci (che uscirà nei cinema italiani la prossima settimana). Il flop del film, che ha incassato solo 27 milioni di dollari a fronte di un budget di 100, era stato spiegato da Scott col disinteresse del pubblico più giovane: “Penso che alla fine si tratti del fatto che oggi abbiamo questo pubblico cresciuto con quei fottuti telefoni cellulari. I millennial non vogliono che gli si insegni niente, a meno che non glielo dici col cellulare”.

Successivamente, non si era fatta attendere neanche la risposta di Scott a Patrizia Gucci, che a nome della famiglia aveva tacciato il suo ultimo film di scarso rispetto per Aldo Gucci e per la verità dei fatti. “Sono stati loro a essere offensivi, dicendo che Al Pacino non rappresenterebbe Aldo Gucci in nessun modo o in nessuna forma. Come si potrebbe essere meglio rappresentati che da Al Pacino? Scusate, eh! Avete probabilmente i migliori attori del mondo, dovreste semmai sentirvi fottutamente fortunati”.

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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