VENEZIA 79, LA PREMIAZIONE: ALL THE BEAUTY AND THE BLOODSHED È IL LEONE D’ORO
È calato oggi il sipario sulla 79a edizione della Mostra del Cinema di Venezia, con il Leone d'Oro assegnato a All the Beauty and the Bloodshed. Gran Premio della Giuria a Saint Omer, Bones and All di Luca Guadagnino è il Leone D'Argento per la miglior regia.
Con l’odierna premiazione, tenutasi nella gremita Sala Grande del Palazzo del Cinema del Lido, è calato oggi il sipario sulla 79a edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Una premiazione che ha suggellato l’edizione che, dopo due anni di pandemia, era chiamata a segnare il tanto atteso “ritorno alla normalità” per il festival veneziano; un ritorno alla normalità che comunque si è accompagnato al mantenimento di un buon livello di precauzione, con le (giuste) raccomandazioni di uso della mascherina – raccomandazioni prontamente seguite da molti spettatori e addetti ai lavori – e si è scontrato con un sistema di prenotazione online che (almeno per gli accreditati) ha fatto registrare molte criticità.
La premiazione odierna si è accompagnata ai riconoscimenti che la Mostra aveva già assegnato: quello del Leone d’Oro alla carriera, tributato a Paul Schrader e Catherine Deneuve, e il premio Cartier Glory to the Filmmaker, assegnato al regista Walter Hill.
Dopo il red carpet pomeridiano, che ha visto sfilare la madrina del festival Rocío Muñoz Morales e alcune delle principali star presenti al Lido (tra cui Alessandro Borghi, star del film di chiusura The Hanging Sun – Sole di Mezzanotte), la giuria presieduta da Julianne Moore ha assegnato in serata i premi di questa 79a Mostra. Quello più ambito, il Leone d’Oro, è andato a sorpresa a All the Beauty and the Bloodshed, film documentario diretto da Laura Poitras, dedicato alla fotografa e attivista di fama internazionale Nan Goldin. La regista, commentando il premio ricevuto, ha voluto dichiarare: “Ringrazio la giuria e i giurati, il cui lavoro merita considerazione. Vorrei che tutti facessero ciò che è in loro potere per rilasciare tutti i registi che sono imprigionati per il loro lavoro”.
Il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria ha segnato invece l’affermazione di Saint Omer; una vittoria che la regista Alice Diop ha così commentato: “Sono davvero molto emozionata, è un onore immenso ricevere questo premio da questi giurati. C’è una cultura di trasmissione e di passaggio in questo film. Io non ho davvero parole per commentare. Un libro che leggevo tutte le sere mentre giravo è Sister Outsider, che parlava delle donne di colore: diceva ‘Il nostro silenzio non ci proteggerà'”.
Il terzo tra i premi più ambiti, il Leone d’Argento per la Miglior Regia, è stato assegnato invece a Luca Guadagnino per il suo Bones and All. Un verdetto che è stato così commentato dal cineasta italiano: “Un ringraziamento alla Biennale e a tutto il suo team. Non sarei qui se non fosse per Alberto Barbera. Un granzie a MGM, Vision e Sky. Fare film è sempre stata la mia vita. Bones and All è un matrimonio speciale tra Italia e America. Dedico il premio ai due registi iraniani Jafar Panahi e Mohammad Rasoulof, arrestati per sovversione. Viva la sovversione e viva il cinema”.
La Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile è stata tributata a Cate Blanchett per la sua interpretazione in TÁR, film diretto da Todd Field. L’attrice, felice del riconoscimento, ha commentato: “La cosa meravigliosa di questo festival è il fatto che invita di nuovo il pubblico nelle sale. Grazie mille al pubblico che ha accolto qui questo film. Sono qui grazie al lavoro che abbiamo fatto con una squadra meravigliosa. Ma non sarei qui senza una sceneggiatura incredibile e un regista meraviglioso. Questo premio appartiene anche a Todd Field. Questo film mi ha cambiato come attrice ma anche come essere umano. Ringrazio anche la mia famiglia per aver sopportato la mia assenza, e anche la famiglia di Todd. E poi vorrei ringraziare tutte le persone del mondo che fanno musica e arte, lasciando da parte il loro ego”.
L’altra Coppa Volpi, quella per la miglior interpretazione maschile, è andata invece a Colin Farrell per Gli spiriti dell’isola. Queste le sue dichiarazioni, in collegamento da Los Angeles: “Sono davvero eccitato, vorrei essere lì ma al momento sto lavorando. Non me lo aspettavo davvero, è un momento per me meraviglioso e molto speciale. Ringrazio anche il mio carissimo amico Martin McDonagh per la sua sceneggiatura meravigliosa, amicizia e sentimento di appartenenza sono sentimenti che volevamo condividere con questo film”.
Il Premio Speciale della Giuria ha voluto invece premiare il film Gli orsi non esistono diretto da Jafar Panahi. Il premio è stato ritirato dai due protagonisti: “Jafar non è potuto essere con noi, siamo onorati di ritirare il premio in sua vece stasera. Ci battiamo tutti per il potere del cinema, e siamo qui per Jafar”.
Per la giuria della Mostra, la miglior sceneggiatura è stata quella di Martin McDonagh, per Gli spiriti dell’isola: “Grazie ad Alberto per averci ospitato qui, questa è stata la settimana perfetta nel festival più importante del mondo”, ha dichiarato.
L’importante riconoscimento del Premio Marcello Mastroianni, tributato a un attore o attrice emergente, è andato a Taylor Russell, per Bones and All di Luca Guadagnino. Un riconoscimento così commentato dalla sua beneficiaria: “Sono onorata di ricevere questo premio, ringrazio tutti i produttori del film, la troupe e i responsabili delle acconciatura, grazie ad Alberto Barbera e a tutti i giurati. Sono stata molto fortunata a recitare con tutti gli attori meravigliosi di questo film. Grazie a tutti loro”.
È stato invece Mario Martone a consegnare il Premio Luigi De Laurentiis – Leone del Futuro: il riconoscimento all’opera prima è andato quest’anno a Saint Omer, esordio nel lungometraggio di fiction di Alice Diop. “Sono molto emozionata, ringrazio il signor Barbera che ha avuto il coraggio di invitarmi”, ha detto la regista. “Un premio straordinario, vorrei offrire questo film alle mie sorelle, di sangue, di cuore e di cinema. Ho un pensiero di commozione anche per tutti i miei attori. Il cuore di una donna di colore può raggiungere il mondo e offrire davvero un messaggio politico”.
Nel corso della serata sono stati inoltre consegnati i premi della sezione Orizzonti, che riportiamo qui di seguito:
PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM a:
Jang-e Jahani Sevom (WORLD WAR III)
di Houman Seyedi (Iran)
PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE REGIA a:
Tizza Covi e Rainer Frimmel
per il film VERA (Austria)
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI a:
CHLEB I SÓL (BREAD AND SALT)
di Damian Kocur (Polonia)
PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE ATTRICE a:
Vera Gemma
nel film VERA di Tizza Covi e Rainer Frimmel (Austria)
PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR ATTORE a:
Mohsen Tanabandeh
nel film Jang-e Jahani Sevom (WORLD WAR III) di Houman Seyedi (Iran)
PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a:
Fernando Guzzoni
per il film BLANQUITA di Fernando Guzzoni (Cile, Messico, Lussemburgo, Francia, Polonia)
PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a:
SNOW IN SEPTEMBER
di Lkhagvadulam Purev-Ochir (Francia, Mongolia)