VITA: UN DRAMMA SULL’IMMIGRAZIONE ITALIANA PER CLAUDIO GIOVANNESI

VITA: UN DRAMMA SULL’IMMIGRAZIONE ITALIANA PER CLAUDIO GIOVANNESI

Il regista romano dirigerà un nuovo film ambientato nella New York dei primi anni del ‘900, con protagonisti due giovani immigrati italiani. Vita sarà ispirato all’omonimo romanzo di Melania Mazzucco.

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Claudio Giovannesi, regista italiano già impostosi all’attenzione internazionale con Fiore (2016) ma soprattutto col suo recente La paranza dei bambini (2019) – orso d’argento per la miglior sceneggiatura a Berlino – dirigerà un dramma sull’immigrazione italiana in America nei primi anni del XX secolo. Variety riporta che il nuovo film, dal titolo Vita, sarà ispirato all’omonimo romanzo di Melania Mazzucco, vincitore del Premio Strega.

Ambientato nel 1903, Vita sarà incentrato sulla storia di due ragazzi del sud Italia, Vita e Diamante, che si imbarcano da soli in un viaggio per New York. Dall’estrema povertà del meridione italiano rurale, i due si trovano catapultati in una città moderna, caotica e ostile, e saranno costretti a lavorare duramente nella zona di Little Italy: qui vive una comunità dominata dalla spietata Mano Nera, la prima organizzazione mafiosa italoamericana.

I due ragazzi, nella loro battaglia quotidiana per trovare un posto nel mondo, scoprono l’amicizia e l’amore, ma anche la solitudine e la violenza che devono subire gli immigrati. Secondo la sinossi ufficiale, il loro viaggio è “il sogno rivoluzionario collettivo della popolazione giovane che si sforza di migliorare la sua condizione”.

Giovannesi sta scrivendo la sceneggiatura di Vita insieme a Maurizio Braucci, già con lui per lo script de La paranza dei bambini, e con Massimo Gaudioso, il cui curriculum include la sceneggiatura di Gomorra (2008). Co-prodotto da Indiana Production e Vision Distribution, e recitato in vari dialetti italiani nonché in uno slang italo-americano, il film dovrebbe vedere il primo ciak tra il 2022 e il 2023.

L’ambizione è quella di ricostruire realisticamente questo mondo, e descrivere gli italiani quand’erano immigrati”, ha detto Giovannesi. “Ho accettato di fare questo film perché la sua storia ha risonanze nel presente. La condizione di sradicamento e marginalità che gli italiani vivevano in quei giorni è la stessa vissuta dagli immigrati in Italia oggi. Questa è una cosa che molti italiani hanno rimosso dalla loro coscienza”.

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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