IL VIAGGIO LEGGENDARIO
Rivolto esplicitamente ai giovanissimi, Il viaggio leggendario porta al cinema le peripezie dei DinsiemE – duo di youtuber composto da Erick Parisi e Dominick Alaimo: il risultato è un prodotto che, considerato il suo target, fa bene il suo lavoro, al netto dell’ovvia semplicità e schematicità della sua trama.
Tre regni in gioco
Il recente successo della quadrilogia dei Me contro Te – che ha stupito anche gli analisti più attenti del box office, dando vita a considerazioni non sempre centrate sullo stato del cinema italiano – ha riportato in evidenza il fenomeno degli youtuber prestati al cinema; un fenomeno invero già in atto da qualche anno, ma che coi film degli ormai famosissimi Lui e Sofì ha raggiunto vette di popolarità prima inimmaginabili. Un fenomeno che nello specifico si è declinato nella forma del cinema destinato a un pubblico di giovanissimi – più che alle famiglie – con un linguaggio che proprio a questi ultimi, direttamente, si rivolge. Lo stesso linguaggio, pur in un macro-genere diverso come quello del cinema fantasy/avventuroso, è quello che parla anche questo Il viaggio leggendario, esordio cinematografico del duo dei DinsiemE. Le due star dello streaming Erick Parisi e Dominick Alaimo (al loro attivo un canale da 1,72 milioni di iscritti, un gran numero di video e una fama, presso il loro target, già ben solida) si ispirano qui, nel loro specifico, al loro stesso libro Il viaggio leggendario di Erick e Dominick, affidandosi alla regia di Alessio Liguori, e alla co-produzione di Lotus Production e Medusa Film.
Da casalinghi a eroi
Il plot del film parte da una serata come tante di Erick e Dominick, che vede i due da soli in casa a sonnecchiare sul divano, mentre fuori infuria un acquazzone. La routine della coppia viene interrotta dalla visita di un postino (interpretato da Herbert Ballerina) che recapita loro un misterioso pacco; il pacco contiene un videogioco chiamato Il viaggio leggendario. Non appena provato, il gioco provoca ai due un inatteso e sgradevole “effetto collaterale”: Erick e Dominick vengono infatti risucchiati nel magico mondo di Leggendaria, composto dai tre regni di Camelot, Atlantide e Diamante. Non appena giunti sul posto, i due vengono assaliti e poi separati dal malvagio dottor Giniu, fratello e servitore del dottor Timoti: questi ha rapito i regnanti dei tre domini, con lo scopo di impossessarsi dei rispettivi amuleti e mettere così l’intero universo di Leggendaria sotto il suo dominio. Un piano che i due saranno chiamati a sventare, attraverso una serie di livelli il cui superamento, e solo quello, permetterà loro di riunirsi e poter tornare a casa.
I rimandi impliciti
La prima, ovvia considerazione da fare, sul film diretto da Alessio Liguori, è che una sua valutazione che prescinda dal target di riferimento sarebbe fuorviante. Con Il viaggio leggendario siamo infatti di fronte a un film molto onesto nel suo rivolgersi specificamente a un pubblico di bambini, che del linguaggio del cinema per l’infanzia ha la linearità, l’estrema leggibilità di trama e situazioni, la morale e gli inevitabili eccessi (specie nella recitazione). Rispetto all’ipocrisia di certo cinema “per famiglie” – che vorrebbe coinvolgere i genitori annoiati attraverso la scappatoia della citazione decontestualizzata – Alessio Liguori ha il merito di rifarsi piuttosto alla sua esperienza di spettatore, e al cinema che ama, integrandone le influenze nella trama: via libera così ai rimandi, più suggeriti che espliciti, a classici come Guerre stellari e Ritorno al futuro, all’interno di un concept che se vogliamo è una variante del più recente Jumanji. Via libera, anche, all’aggiornamento ai tempi della classica quest che vede una damigella in pericolo e un eroico cavaliere chiamato a liberarla: qui, i rapiti sono tre uomini, mentre la figura dell’eroe si sdoppia in una coppia che ha ben poco di cavalleresco e molto di vicino all’esperienza dei piccoli spettatori. Un rovesciamento dei codici del fantasy che, su altra scala, era già stato visto nella recente serie Willow (purtroppo da poco cancellata da Disney+).
Per crescere c’è tempo
Fatte le dovute premesse, non si può che rilevare come questo Il viaggio leggendario faccia sostanzialmente bene il suo lavoro, giovandosi anche di una dimensione produttiva più consistente rispetto a quella della media delle operazioni analoghe. Liguori, regista proveniente dal thriller/horror (al suo attivo i recenti In the Trap, Shortcut e The Boat) dà al lineare e semplice plot una buona scorrevolezza, sottolineando bene i passaggi più importanti della quest (e la rilevanza dei personaggi di contorno) e condendo il tutto di un senso dell’avventura capace di catturare in modo efficace e duraturo l’attenzione dei giovanissimi spettatori. Alle suggestive location che ricreano il regno di Leggendaria si sommano i colorati effetti visivi, oltre a una regia dinamica che porta a casa il risultato facendo anche qualcosa di più del minimo sindacale. Nel mezzo dell’avventura, la sottolineatura (ben marcata come si conviene) dello slogan “l’unione fa la forza” e il rilievo dell’importanza della collaborazione e del confronto costruttivo con l’altro; il tutto in un ribadito carattere pedagogico dell’operazione che tuttavia, per fortuna, evita l’eccessivo didascalismo e la zuccherosità fuori controllo. La visione, vista come propedeutica, per il suo target, a un fantasy più consistente e adulto, può essere senz’altro positiva e utile. D’altronde, come si dice, per crescere c’è sempre tempo.
Scheda
Titolo originale: Il viaggio leggendario
Regia: Alessio Liguori
Paese/anno: Italia / 2023
Durata: 79’
Genere: Commedia, Fantasy, Avventura
Cast: Riccardo Cicogna, Gianni Franco, Herbert Ballerina, Dominick Alaimo, Erick Parisi, Ladislao Liverani, Sofia Iacuitto
Sceneggiatura: Dominick Alaimo, Fran Crisafulli, Erick Parisi, Beatrice Valsecchi
Fotografia: Donato Sileo
Montaggio: Jacopo Reale
Musiche: Fabrizio Mancinelli
Produttore: Andrea Leone, Raffaella Leone
Casa di Produzione: Lotus Production, Medusa Film
Distribuzione: Medusa Distribuzione
Data di uscita: 23/03/2023