LA CASA DEI FANTASMI

LA CASA DEI FANTASMI

Con La casa dei fantasmi, la Disney prova per la seconda volta ad adattare l’omonima attrazione dei parchi di divertimento, innestandone stavolta il concept sul suggestivo sfondo di New Orleans. Sfondo tuttavia poco sfruttato, per un film che si accontenta di trasporre (senza molta verve) l’idea di base dell’attrazione, senza una sceneggiatura convincente a far da collante al tutto.

“There is a house in New Orleans…”

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Oltre agli onnipresenti remake live action dei suoi classici d’animazione, negli ultimi anni la Disney sembra essere tornata ad affidarsi, per le produzioni più esplicitamente rivolte a un pubblico di famiglie, ai film ispirati alle attrazioni dei suoi parchi di divertimento. Una pratica che sembrava essere stata abbandonata dopo il successo del primo Pirati dei Caraibi (intitolato in Italia La maledizione della prima luna) e dopo il contemporaneo, primo e meno fortunato La casa dei fantasmi datato 2003, diretto da Rob Minkoff e interpretato da Eddie Murphy. Ora, dopo i buoni risultati di Jungle Cruise (probabile inizio di un nuovo franchise) la casa di Topolino ha portato per la seconda volta sullo schermo l’idea della sua Haunted Mansion del 1969, reambientandone le basi nel contesto della moderna New Orleans. Un’idea, quella di una nuova versione de La casa dei fantasmi, che lo studio covava in realtà già dal 2010, e che per un certo periodo sembrava dovesse vedere in regia addirittura Guillermo del Toro. Notando il taglio ben poco dark di questo film diretto da Justin Simien (regista proveniente da un filone di commedia black apparentemente poco in linea con lo spirito di questa operazione) appare tuttavia abbastanza chiaro il motivo per cui il regista di Pinocchio e Cabinet of Curiosities non sia riuscito a portare a termine il suo progetto. Alcuni autori, forse (vedi Tim Burton e le sue esperienze con Alice in Wonderland e Dumbo) non possono essere cooptati all’interno di certe logiche senza snaturarsi.

Missione spiritica

La casa dei fantasmi, Rosario Dawson, Tiffany Haddish, Lakeith Stanfield e Danny DeVito in una scena
La casa dei fantasmi, Rosario Dawson, Tiffany Haddish, Lakeith Stanfield e Danny DeVito in una scena del film

Al centro della trama c’è il personaggio di Ben Matthias (LaKeith Stanfield) un ex astrofisico che, dopo la morte dell’amata moglie Alyssa, ha preso il posto di lei nel ruolo di guida per tour in luoghi che si presumono infestati da presenze sovrannaturali. L’uomo, che ha messo a punto una macchina fotografica speciale che permetterebbe di fotografare i fantasmi, riceve la visita del prete esorcista Kent (Owen Wilson), con l’incarico di scattare delle foto alle presenze che infesterebbero una grande magione dove si sono appena trasferiti la madre single Gabbie (Rosario Dawson) e suo figlio Travis. Ad aiutare Ben e Kent, in un’impresa che si preannuncia fin da subito più ardua e pericolosa di quanto non sembrasse, si aggiungeranno successivamente l’esperta medium Harriet (Tiffany Haddish) e il professore di college Bruce Davis (Danny DeVito).

Un racconto poco coeso

La casa dei fantasmi, Jamie Lee Curtis in una scena
La casa dei fantasmi, Jamie Lee Curtis in una scena del film

Appare curioso come, nonostante la portata dei nomi coinvolti nel cast di questo La casa dei fantasmi (il film conta anche sulle presenze di Jamie Lee Curtis e Jared Leto nei ruoli di due spiriti ultraterreni, oltre che su un cameo di Winona Ryder) tra i limiti più evidenti del film ci sia proprio lo scarso amalgama della squadra di interpreti. Un limite che sembra legato in particolare alla discutibile scelta di LaKeith Stanfield quale protagonista, il cui humour di matrice esplicitamente black sembra mal conciliarsi sia col tono che il regista ha cercato di dare al film – tra divertissement fantasy, blandi lampi di paura, e un accenno di melò – sia col registro recitativo degli altri membri del cast. Un problema che appare legato, in parte, anche alla scarsa coesione della sceneggiatura: cercando di fare del film un esperimento corale, lo script di Katie Dippold (al suo attivo il sottovalutato remake al femminile di Ghostbusters) finisce per far procedere ognuno per conto proprio i vari subplot proposti – a cominciare da quelli del protagonista e della famiglia che occupa la casa – trasmettendo allo spettatore un inevitabile senso di scarsa coesione narrativa. Una sensazione che si avverte già dai primi minuti del film, in cui pare di vedere due diversi incipit, quasi si stesse assistendo a due film diversi e paralleli.

Un mero adattamento (poco) cinematografico

La casa dei fantasmi, un'immagine del film
La casa dei fantasmi, un’immagine del film di Justin Simien

Se non era malvagia l’idea di ambientare La casa dei fantasmi nella misterica New Orleans – luogo insieme “spaventoso e divertente” secondo le parole del regista – va detto che il film di Justin Simien non fa granché per adattare il concept della storia a questa ambientazione, che resta una sorta di corpo estraneo alla trama. Il problema principale del film, probabilmente, è quello di aver voluto offrire nient’altro che una trasposizione sullo schermo dell’omonima attrazione, con i vari step di quest’ultima (la stanza restringente, i quadri cangianti, il salone con gli spettri, ecc.) riprodotti senza grande fantasia. Non avendo dato una struttura realmente cinematografica alla trama – che procede per singulti e con un ritmo poco omogeneo, e oltretutto appare eccessivamente dilatata – il film finisce inevitabilmente per non reggere il confronto con la Haunted Mansion dei parchi di divertimento, che almeno permetteva l’esperienza in prima persona. Non si cercavano dal film di Simien, sia chiaro, autentici brividi di paura o chissà quali spaventi, visto che il carattere per famiglie dell’operazione è dichiarato: ma il problema è che anche quale film avventuroso dedicato ai più giovani, o visto come semplice commedia, si tratta di un prodotto carente e poco incisivo. Anche i più piccoli, nell’Anno Domini 2023, hanno probabilmente alzato l’asticella delle loro esigenze, e i non esaltanti incassi del film nella prima settimana di programmazione americana sembrano dimostrarlo. Forse, la collocazione ideale per La casa dei fantasmi sarebbe stata quella di un evento per Halloween su Disney+, dove il suo carattere ludico sarebbe potuto essere maggiormente valorizzato. Chissà, forse con l’approssimarsi del 31 ottobre il film potrà vivere, in questa veste, un’imprevedibile seconda giovinezza.

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Locandina

La casa dei fantasmi, la locandina italiana

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Scheda

Titolo originale: Haunted House
Regia: Justin Simien
Paese/anno: Stati Uniti / 2023
Durata: 123’
Genere: Horror, Commedia, Fantastico
Cast: Owen Wilson, Jamie Lee Curtis, Jared Leto, Lakeith Stanfield, Rosario Dawson, Danny DeVito, Gralen Bryant Banks, Terence Rosemore, Chase Dillon, Erika Coleman, Tiffany Haddish, Antonino Paone, Ben Bladon, Charity Jordan, Christopher Winchester, Creek Wilson, Fedor Steer, J.R. Adduci, Jo Koy, Lindsay Lamb, Mike Benitez
Sceneggiatura: Katie Dippold
Fotografia: Jeffrey Waldron
Montaggio: Phillip J. Bartell
Musiche: Kris Bowers
Produttore: Dan Lin, Jonathan Eirich
Casa di Produzione: Walt Disney Pictures, Rideback
Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures

Data di uscita: 23/08/2023

Trailer

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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