THE MARVELS
di Nia DaCosta
Annunciato sequel/crossover tra il primo Captain Marvel e la serie Ms. Marvel, The Marvels sacrifica sull’altare del suo minor minutaggio elaborazione e chiarezza narrativa, faticando a restare compatto quanto a tono e ritmo. Il film di Nia DaCosta, in questo senso, risulta esemplificativo di un momento delicato per i Marvel Studios, forse foriero di un rinnovamento i cui contorni restano al momento difficili da prevedere.
Il crossover della crisi?
Terzo titolo di una Fase Cinque che non è iniziata sotto i migliori auspici, per il Marvel Cinematic Universe (coi poco soddisfacenti risultati commerciali di Ant-Man and the Wasp: Quantumania, e l’annunciato addio di James Gunn dopo Guardiani della Galassia Vol. 3), The Marvels è un titolo che arriva in un momento particolarmente delicato per i Marvel Studios. Il pubblico storico del franchise di Kevin Feige, ormai sfaldatosi tra le miriadi di rivoli in cui il multiverso Marvel si è articolato – e incapace, in gran parte, di stare dietro alla sua moltitudine di film, serie tv e speciali – sembra aver perso gran parte dell’entusiasmo e della fedeltà che accompagnava i titoli precedenti a Avengers: Endgame; d’altra parte, i poco incoraggianti risultati delle ultime serie televisive dello studio (tra cui si annoverano She-Hulk e la stessa Ms. Marvel) hanno in qualche modo gettato un’ipoteca negativa sui risultati di questo sequel del primo Captain Marvel e della serie Disney+ con Iman Vellani, quasi un fallimento annunciato e (forse) il preludio a un possibile rinnovamento in casa Marvel. Un rinnovamento che per il momento resta a livello di pura dichiarazione di intenti, tra tentazioni passatiste (resuscitare i vecchi Avengers?) e l’ipotesi di un reale svecchiamento di temi che attualmente resta molto nebuloso. The Marvels è si presenta quindi, in qualche modo e suo malgrado, come il film della crisi; e in questo senso i suoi risultati sono esemplificativi di una precisa fase storica del progetto Marvel.
Carol, Monica e Kamala
Collocato temporalmente anni dopo gli eventi di Captain Marvel, e di poco successivamente a quelli di Ms. Marvel, il plot di The Marvels vede Carol Denvers e Monica Rambeau (interpretate di nuovo, rispettivamente, da Brie Larson e Teyonah Parris) impegnate a distanza in due distinte missioni spaziali, mentre Kamala Khan (Iman Vellani), dopo aver salvato Jersey City coi suoi appena acquisiti poteri, è tornata alla sua vita da studentessa liceale. Quando Dar-Benn (Zawe Ashton), guerriera rivoluzionaria Kree del devastato pianeta Hala – piombato in una guerra civile dopo la distruzione della Suprema Intelligenza – riesce a rinvenire un bracciale identico a quello posseduto da Kamala, succede l’impensabile: l’attivazione del manufatto fa sì che Carol, Monica e Kamala finiscano per scambiarsi di posto non appena una di loro usa i suoi poteri. Le tre donne capiscono così di dover unire le forze per contrastare Dar-Benn, che nel frattempo sta minacciando i “punti di salto” presenti nell’universo, e cerca vendetta contro Carol, reputata responsabile della devastazione del suo pianeta.
I limiti di ritmo e compattezza
Diretto da una Nia DaCosta che, dopo il sequel/reboot Candyman, approda per la prima volta a una dimensione produttiva da blockbuster, The Marvels risulta, come si diceva, esemplificativo del momento non proprio facile attraversato dai Marvel Studios, e (forse) di una complicata transizione. L’idea annunciata di ridurre l’usuale minutaggio dei film Marvel, asciugando la storia ed evitando le lungaggini (i minuti qui sono 105) non si è tradotta in un guadagno significativo in termini di ritmo: il film di DaCosta, al contrario, sembra procedere per scossoni e mancare di una vera compattezza, con le consuete gag – che da anni danno l’impronta ai prodotti Marvel – alternate poco armonicamente a sequenze d’azione non sempre chiarissime e orchestrate al meglio. A non funzionare in modo ottimale, in particolare, è l’integrazione del clima più scanzonato e teen – con tanto di simpatiche quanto estemporanee parentesi familiari – che aveva caratterizzato Ms. Marvel (coerente con se stesso, e in questo senso decisamente più riuscito) con l’afflato più avventuroso e intriso di gusto sci-fi (un po’) d’antan del primo Captain Marvel – di cui comunque resta opportuno un ripasso prima di approcciarsi alla visione. In particolare, il rapporto conflittuale tra i due principali superstiti di quest’ultimo, Carol e Monica, non viene utilizzato al meglio dalla sceneggiatura, che lo risolve nel giro di un singolo dialogo lasciando presto spazio alla costruzione (fin troppo frettolosa, e data per scontata) del trio che dà il titolo al film.
Crisi d’identità cinematografica
Se Captain Marvel stava a testimoniare di una realtà produttiva diversa da quella attuale (sia a livello di chiarezza che di prospettive) e Ms. Marvel si giovava del formato televisivo e del suo dichiarato mood per famiglie, il film di Nia DaCosta sembra al contrario soffrire di un’evidente crisi di solidità e (ci si passi il termine) di identità. Nonostante i 105 minuti, il film non è esente da lungaggini e parentesi riempitive – la sequenza musical, per simpatica che possa risultare, è narrativamente del tutto inutile, e atta solo a ricordarci che si è pur sempre in un film Disney – mentre il racconto finisce per farsi a tratti confuso ed eccessivamente dispersivo. In particolare, The Marvels ha il limite di utilizzare poco e male un personaggio un tempo centrale nell’economia del Marvel Cinematic Universe, come il Nick Fury col volto di Samuel L. Jackson, e soprattutto di presentare una villain – quella interpretata da Zawe Ashton – davvero poco carismatica. Le sue motivazioni, sulla carta interessanti, vengono ridotte a una vendetta personale dai contorni veramente troppo esili per essere presi sul serio, mentre il conflitto con la stessa protagonista – frutto di eventi che vengono sbrigativamente riassunti – resta solo accennato. Da tutti i punti di vista, insomma, è la costruzione del racconto e il suo equilibrio a lasciare a desiderare, in un prodotto come The Marvels, che sembra aver sacrificato sull’altare della minor durata armonia e chiarezza narrativa. Un risultato piuttosto opaco, che forse accelererà quel rinnovamento, in casa Marvel, i cui esiti al momento restano molto difficili da ipotizzare.
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Scheda
Titolo originale: The Marvels
Regia: Nia DaCosta
Paese/anno: Stati Uniti / 2023
Durata: 105’
Genere: Fantascienza, Azione, Fantastico
Cast: Samuel L. Jackson, Hailee Steinfeld, Iman Vellani, Mohan Kapur, Zenobia Shroff, Brie Larson, Abraham Popoola, Ffion Jolly, Daniel Ings, Park Seo-joon, Alex Hughes, Cecily Cleeve, Gary Lewis, Kenedy McCallam-Martin, Leila Farzad, Remi Dabiri-McQuaid, Saagar Shaikh, Shardiah Ssagala, Teyonah Parris, Zawe Ashton
Sceneggiatura: Elissa Karasik, Nia DaCosta, Megan McDonnell
Fotografia: Sean Bobbitt
Montaggio: Evan Schiff, Catrin Hedström
Musiche: Laura Karpman
Produttore: Kevin Feige, David J. Grant
Casa di Produzione: Marvel Studios
Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures
Data di uscita: 08/11/2023