FUGA IN NORMANDIA

FUGA IN NORMANDIA

L'ultimo film interpretato da Michael Caine e Glenda Jackson è un'emozionante pellicola basata sulla fuga realmente attuata dal 90enne veterano britannico Bernard Jordan per unirsi ai suoi compagni di combattimento durante la celebrazione del 70esimo anniversario dello sbarco alleato in Normandia. Un film dal sapore agrodolce, Fuga in Normandia, che racconta un viaggio racchiuso solo in pochi giorni ma che per molti versi riguarda una intera esistenza, anzi due, e che solo superficialmente sembra fermarsi ad una riproposizione di temi già noti.

Il film che non ti aspetti

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Guardando alla filmografia di Oliver Parker, Fuga in Normandia si presenta a conti fatti come una vera e propria sorpresa: dopo aver attinto dal serbatoio della letteratura inglese (Othello, 1995, L’importanza di chiamarsi Ernest, 2002, Dorian Gray, 2009) e aver realizzato commedie più o meno demenziali (Johnny English – La rinascita, 2011) per fare qualche esempio, il regista londinese sceglie di portare su grande schermo una storia vera avvenuta nel 2014. Il grande fuggitivo del titolo originale del film è infatti il veterano Bernard Jordan il quale, scappato segretamente dalla casa di riposo in cui alloggiava insieme alla moglie Irene, si reca in Normandia in tempo per l’anniversario dello sbarco alleato. Curiosamente, sul medesimo tema è stato girato quasi contemporaneamente The Last Rifleman: Ritorno in Normandia (2023, Terry Loane)con Pierce Brosnan protagonista nelle vesti però di un nordirlandese, che come Caine si sta recando in Francia in occasione dell’anniversario del D-Day di cinque anni più tardi. Il film di Parker ha dalla sua Michael Caine e Glenda Jackson come protagonisti, che tornano a recitare insieme 47 anni dopo Una romantica donna inglese (1975, Joseph Losey), assumendo tutti i crismi di un testamento artistico: Michael Caine ha infatti annunciato il ritiro dalle scene proprio dopo questo film mentre Glenda Jackson è scomparsa davvero nel giugno del 2023, poco prima la premiere del film.

Piccoli grandi gesti

Fuga in Normandia, Michael Caine durante una sequenza del film
Fuga in Normandia, Michael Caine durante una sequenza del film

Fuga in Normandia permette il ripasso di una lezione che conosciamo già fin troppo bene, sull’inutilità della guerra e lo spreco di vite che ne scaturisce, ed emblematica in tal senso è la scena al cimitero di Bayeux. Tuttavia (anzi, fortunatamente) il focus del film non si basa solo su questo. La fuga in Francia di Bernard è infatti l’occasione per attraversare il viale dei ricordi e affrontare così traumi pregressi che inevitabilmente riaffiorano. Non è quindi solo la storia di Bernard, perché ognuno dei veterani ha la propria vicenda personale con i suoi ricordi e i suoi fantasmi con cui fare i conti. Ad esempio il legame che Bernie costruisce durante il viaggio con Arhtur (John Standing) si rafforza in una stanza d’albergo in cui viene fuori il trauma di guerra che lo ha spinto all’alcolismo portando ad un cambio di destinazione inaspettato. Il viaggio di Bernard si compone anche di gesti capaci di coinvolgere ed emozionare lo spettatore, senza eccessi di sentimentalismo che possano rendere il film stucchevole grazie anche alla giusta dose di ironia. I momenti forti, da questo punto di vista, non mancano, come nel caso dell’incontro con i veterani della Wehrmacht, in cui ritroviamo Wolf Kahler (già colonnello nazista sulle tracce dell’Arca dell’Alleanza in I predatori dell’arca perduta) il cui esito è a dir poco sorprendente.

Due film in uno

Fuga in Normandia, Michael Caine e Glenda Jackson in un momento del film
Fuga in Normandia, Michael Caine e Glenda Jackson in un momento del film

La fuga e soprattutto il ritorno di Jordan mostrano anche cosa significhi invecchiare e allo stesso tempo non arrendersi all’inesorabile trascorrere del tempo; le difficoltà che ne derivano sono tante (il nostro riesce a camminare bene solo con l’ausilio di un deambulatore, cosi come sua moglie si muove praticamente solo su una sedia a rotelle) e la sfida nel mantenere un rapporto indissolubile sempre più grande (“Abbiamo fatto solo cose piccole, normali, quotidiane. Ma le abbiamo fatte bene. E le facciamo bene” dice a un certo punto Irene). Qui gioca un ruolo fondamentale l’amore costante e assoluto che lega i due coniugi, nonostante vivano situazioni diverse. Del resto è proprio su tacita spinta della moglie che il nostro intraprendente protagonista fa di tutto per essere presente alla commemorazione del D-Day, assumendo un risalto anche dal punto di vista mediatico in maniera inaspettata; Irene, fisicamente più fragile del marito, rimane invece nella casa di riposo con le cure mediche di cui ha bisogno. Da questo punto di vista la sceneggiatura di William Ivory bilancia bene le vicende da road movie di Bernard e da film da camera di Irene. L’unica pecca sta forse nell’interrompere spesso la narrazione con flashback che evidenziano i cliché più noti per descrivere la nascita di un amore e la perdita giovanile dell’innocenza oltre al già citato orrore della guerra: da questo punto di vista non c’è alcun dubbio che il film risulti essere più coinvolgente con i protagonisti raccontati malinconicamente nel presente e più anziani, grazie alla eccezionale recitazione di Caine e Jackson. Il sipario, con Fuga in Normandia, può calare sulla carriera dei due iconici attori inglesi in maniera strepitosa.

Locandina

Fuga in Normandia, la locandina italiana del film
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Scheda

Regia: Oliver Parker
Paese/anno: Francia, Regno Unito, Svezia / 2023
Durata: 96’
Genere: Drammatico, Biografico, Guerra
Cast: Michael Caine, Danielle Vitalis, Glenda Jackson, Will Fletcher, Ann Queensberry, Brennan Reece, Daniel Hayde, Deborah Rose Watt, Elkie Kristine Jeffery, Elliot Norman, Freyja Jane Barter, Geoffrey Lumb, Graeme Dalling, Isabella Domville, Jackie Clune, John Standing, Laura Marcus, Myles Olofin, Paul Bigley, Victor Oshin
Sceneggiatura: William Ivory
Fotografia: Christopher Ross
Montaggio: Paul Tothill
Musiche: Craig Armstrong
Produttore: Rob Darnell, Douglas Rae, Robert Bernstein, Tim Dennison, Sean Wheelan
Casa di Produzione: Pathe UK, Film i Väst, Ingenious, Filmgate Films, BBC Film, Ecosse Films
Distribuzione: Lucky Red

Data di uscita: 20/06/2024

Trailer

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Laureato in archeologia ma sempre con pericolose deviazioni cinematografiche, tali da farmi frequentare dei corsi di regia e sceneggiatura presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Ho partecipato per alcuni anni allo staff organizzativo dell’Irish Film Festival presso la Casa del Cinema. Da qua, il passo per dedicarmi a dei cortometraggi, alcuni dei quali per il concorso “Mamma Roma e i suoi quartieri”, è stato breve, condito anche dalla curatela di un incontro intitolato “La donna nel cinema giapponese”, focalizzato sul cinema di Mizoguchi, presso il cineclub Alphaville. Pur amando ovviamente il cinema nelle sue diverse sfaccettature, sono un appassionato di pellicole orientali, in particolare coreane, che credo occuperanno un posto rilevante nei futuri manuali di storia del cinema.

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