WE LIVE IN TIME – TUTTO IL TEMPO CHE ABBIAMO

WE LIVE IN TIME – TUTTO IL TEMPO CHE ABBIAMO

Diretto da John Crowley, We Live in Time – Tutto il tempo che abbiamo si aggiunge all’elenco di commedie e drammi romantici usciti negli ultimi anni, ritagliandosi un certo grado di interesse. Il film immerge infatti gli spettatori nella storia di una giovane coppia di Londra raccontata per frammenti temporali il cui esito è da subito evidente. L’opera non sfrutta del tutto il feeling che intercorre tra i suoi interpreti per raccontare di più dei protagonisti, riuscendo comunque ed emozionare e a far riflettere sulle relazioni e sul loro tempo. Presentato nella sezione Grand Public della 19ª edizione della Festa del Cinema di Roma.

Un puzzle d’amore

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Una giovane coppia riceve una diagnosi micidiale. Che fare? Vivere sei mesi di vita al meglio possibile o un anno di chemioterapia che potrebbe comunque non funzionare? A partire quindi da quella che dovrebbe essere la fine (più o meno) saltiamo avanti e indietro nel tempo seguendo Tobias (Andrew Garfield) e Almut (Florence Pugh) fondamentalmente lungo quattro tappe della loro relazione (l’innamoramento tra i due, la gravidanza, la malattia e la carriera di Almut). Un espediente che può risultare inizialmente disorientante ma a cui ci si abitua rapidamente grazie agli indizi, soprattutto legati all’aspetto fisico di Almut, che definiscono cronologicamente ogni momento. Questo permette di togliere pesantezza alla vicenda narrata in We Live in Time – Tutto il tempo che abbiamo, giocando con l’inserimento di momenti leggeri e divertenti (talvolta un po’ incredibili) alternati alla gravità della situazione vissuta dalla coppia. La malattia è una realtà presente ma resta defilata evitando così al film di risultare più drammatico del dovuto: non c’è bisogno di alcuna scena strappalacrime per farci intendere tutto quello che c’è da capire.

Tempus fugit

We Live in Time, Florence Pugh e Andrew Garfield in un momento del film
We Live in Time, Florence Pugh e Andrew Garfield in un momento del film

Il regista irlandese John Crowley (Brooklyn, 2015 ma anche la trasposizione cinematografica de Il cardellino di Donna Taritt nel 2019) e lo sceneggiatore Nick Payne ci mettono quindi davanti a un album di ricordi da sfogliare nell’ora e cinquanta di durata della pellicola, facendo di una narrazione non lineare il punto di forza. We Live in Time – Tutto il tempo che abbiamo è un film che parla soprattutto di Vita e ovviamente anche del tempo che trascorriamo con i nostri affetti, di quanto possa essere fugace, come indica il titolo stesso. E del come passarlo. Una delle linee temporali portanti del film si incentra infatti sulle ambizioni di carriera di Almut e sui suoi sforzi di bilanciarle, prima che scada il tempo a disposizione, con la famiglia. Questo aspetto si rivela allo stesso tempo un elemento non scontato quanto un’occasione mancata: voler essere una professionista rispettata capace di raggiungere un ultimo traguardo nella propria vita, ben al di là del semplice ambito familiare, avrebbe infatti potuto creare maggior conflitto nel meccanismo narrativo in cui appare altresì tutto perfetto.

Elogio della quiete

We Live in Time, Andrew Garfield e Florence Pugh durante una sequenza del film
We Live in Time, Andrew Garfield e Florence Pugh durante una sequenza del film

Nel momento in cui l’indipendenza e il desiderio di realizzazione personale escono prepotentemente fuori si intravede qualche momento di scontro, portando lo spettatore al di fuori dei successi e delle capacità di Almut e di Tobias come padre e marito. Una lente più analitica sui suoi protagonisti avrebbe quindi rafforzato il tutto, potendo beneficiare anche dell’alchimia evidente tra Andrew Garfield e Florence Pugh. Il rispetto e l’amore che intercorre tra i due protagonisti di We Live in Time – Tutto il tempo che abbiamo è infatti reso molto bene e se Almut è quella più sotto il nostro occhio, a Tobias basta un piccolo sguardo per comunicare con più di mille parole. E per farci rendere conto di quanto le persone che amiamo continueranno a vivere anche nei piccoli gesti che portiamo avanti ogni giorno.

Locandina

We Live in Time, la locandina originale del film
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Gallery

Scheda

Titolo originale: We Live in Time
Regia: John Crowley
Paese/anno: Francia, Regno Unito / 2024
Durata: 108’
Genere: Drammatico, Sentimentale
Cast: Florence Pugh, Andrew Garfield, Douglas Hodge, Aoife Hinds, Heather Craney, Lucy Briers, Nikhil Parmar, Adam James, Amy Morgan, Grace Delaney, Kerry Godliman, Laura Guest, Lee Braithwaite, Marama Corlett, Matt Kennard, Megan Haly, Niamh Cusack, Sam Kennard, Saroja-Lily Ratnavel, Sue Wallace
Sceneggiatura: Nick Payne
Fotografia: Stuart Bentley
Montaggio: Justine Wright
Musiche: Bryce Dessner
Produttore: Adam Ackland, Tim Dennison, Guy Heeley, Leah Clarke
Casa di Produzione: Ciné+, Shoebox Films, Film4, SunnyMarch, StudioCanal, Canal+
Distribuzione: Lucky Red

Data di uscita: 28/11/2024

Trailer

Dagli stessi registi o sceneggiatori

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Laureato in archeologia ma sempre con pericolose deviazioni cinematografiche, tali da farmi frequentare dei corsi di regia e sceneggiatura presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Ho partecipato per alcuni anni allo staff organizzativo dell’Irish Film Festival presso la Casa del Cinema. Da qua, il passo per dedicarmi a dei cortometraggi, alcuni dei quali per il concorso “Mamma Roma e i suoi quartieri”, è stato breve, condito anche dalla curatela di un incontro intitolato “La donna nel cinema giapponese”, focalizzato sul cinema di Mizoguchi, presso il cineclub Alphaville. Pur amando ovviamente il cinema nelle sue diverse sfaccettature, sono un appassionato di pellicole orientali, in particolare coreane, che credo occuperanno un posto rilevante nei futuri manuali di storia del cinema.

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